Gianfelice Facchetti: “Il Grande Torino ci parla ancora. Il mio destino nel nome di Bacigalupo”

Gianfelice Facchetti: “Il Grande Torino ci parla ancora. Il mio destino nel nome di Bacigalupo”
Facchetti al Museo del Toro
© foto di Elena Rossin
Oggi alle 14:45Notizie
di Elena Rossin
fonte La Stampa

L’attore Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, il 4 maggio porta in scena a Nichelino, comune alle porte di Torino, il suo spettacolo sugli Invincibili.

Al posto giusto nel giorno giusto. Dopo aver girato mezza Italia con lo spettacolo “Il Grande Torino. Una cartolina da un Paese diverso”, Gianfelice Facchetti arriva per la prima volta sotto la Mole e la sera di domenica 4 maggio sarà di scena al Teatro Superga di Nichelino. Al cuore interista non si comanda, ma c’è un filo granata che da sempre avvolge e guida la vita del figlio dell’indimenticato Giacinto. “È come una magia che mi accompagna e mi ispira: da bambino sognavo di fare il portiere e quando giocavo a calcio con papà, lui tirava in porta e mi dava il soprannome di Bacigalupo” ha raccontato Gianfelice nell’intervista rilasciata a La Stampa.

Del Grande Torino perito a Superga il 4 maggio del 1949 dice: “Quella squadra appartiene a tutta l’Italia e non è solo una tragedia, ma una storia di vita”. E aggiunge ricordi personali: “Papà teneva la foto di Maroso come una reliquia”. “Ho avuto la fortuna di avere Giovanni Arpino come padrino: la poesia sul Grande Torino è un testamento”.