Gandolfo: "Nel mio Dna c'è solo il Toro"
Beppe Gandolfo, dal Piemonte e Valle d’Aosta per le reti Mediaset, è stato intervistato dal sito ilveromilanista.it in vista della partita odierna tra il suo Torino e la squadra del suo datore di lavoro. In questo periodo tra l'altro, il giornalista piemontese è conteso per la presentazione del libro, granatissimo, scritto a quattro mani con Don Aldo Rabino, che si intitola: "Il mio Toro, la mia missione". Gandolfo spiega subito perchè è diventato tifoso del Torino: "Nel Dna, i miei genitori mi hanno trasmesso i colori e il sangue granata; sangue bianconero non esiste…", tanto per intenderci. Sulla partita delle 15 ha commentato: "Certamente i rossoneri: al di là della sconfitta in Champions, in Campionato, nelle ultime settimane, hanno un ruolino di marcia davvero impressionante. Quello di quest’anno è un bel Toro, che pratica un calcio veloce e propositivo, tipico delle squadre di Ventura. Temo però che anziché far male a questo Milan i granata dovranno fare attenzione a non prenderle". Gandolfo ha anche individuato i punti deboli del Toro: "Finora ha dimostrato scarsa propensione al gol, le punte fanno fatica a segnare. Non sono in grado di dare consigli ad Allegri, ma magari farei meno attenzione alla parte difensiva per concentrarmi maggiormente sull’attacco". Se dovesse prendere un giocatore rososnero non ha dubbi: El Shaarawy, che però rimane un'utopia. Sulla partita di oggi pronostica: "Qualche settimana fa, una testata giornalistica online viola mi fece un’intervista analoga e al momento del pronostico auspicai un pareggio con tanti gol: finì 2-2. Perciò, adesso dico 1-1…". Vediamo se anche questa volta Gandolfo ci azzecca.