Finisce la favola di Pisano in granata
Dopo due anni di matrimonio si separano le strade di Marco Pisano e del Torino. Nella tarda serata di ieri è, infatti, diventato ufficiale il suo passaggio al Bari in prestito, nella trattativa che ha portato Filippo Antonelli nuovamente in Piemonte a quattordici stagioni di distanza. Il terzino sinistro ha così la possibilità di tornare a giocare in serie A, dopo un'esperienza non troppo fortunata con la maglia granata, soprattutto nell'ultimo periodo, con la scelta societaria di metterlo fuori rosa. Pisano arrivò a Torino nel mercato di riparazione del 2008, insieme al compagno Diana. Un rinforzo richiesto espressamente da Novellino, che aveva bisogno di laterali per poter praticare il 4-4-2. Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole due anni dopo. In quei sei mesi il giocatore nativo di Roma totalizzò quattordici presenze, facendosi decisamente preferire nella fase difensiva. Nel successivo campionato, lo scorso, sulla fascia sinistra spesso gli fu preferito Rubin. Ma Pisano si ritagliò, comunque, uno spazio importante, grazie alla sua duttilità. In più di una circostanza, infatti, soprattutto quando di fronte c'erano avversari rapidi e sguizzanti, fu schierato in posizione centrale, dimostrando anche buone cose. Molti tifosi lo ricordano, però, soprattutto per l'implicazione nella mega rissa contro il Genoa, che gli costò cinque giornate di squalifica. Un episodio che, a posteriori, potrebbe essere indicato come la vera causa del suo addio a Torino, in quanto diede a Matteo Rubin il posto da titolare inamovibile della fascia sinistra nelle prime gare della stagione in corso. Una gerarchia che Pisano non è poi più riuscito a ribaltare.