Diritti tv, nuova partita tra Mediaset e Sky
Con i bandi per la vendita centralizzata dei diritti tv dei campionati di serie A 2010-2012, resi noti oggi dalla Lega Calcio, si apre un nuovo fronte nel duello a distanza tra Mediaset e Sky. Entrambi i gruppi, infatti, concorreranno per trasmettere a pagamento le partite, ciascuno sulla sua piattaforma di elezione, il Biscione sul digitale terrestre, Sky ovviamente sul satellite, sborsando però varie decine di milioni di euro in più. In base ai sei pacchetti definiti dalla Lega - che punta a un introito complessivo di 1,8 miliardi nel biennio - è di 570 milioni per il 2010-2011 e di 578 per la stagione successiva, il prezzo minimo da sborsare per il Platinum Live, rivolto alle tv satellitari e relativo alla diretta di tutti gli incontri. Insomma, Sky - che la serie A 2009-2010 ha speso una cifra vicina ai 500 milioni - per l'anno prossimo dovrà metterne sul piatto almeno 570. Avrà però diritto a particolari esclusive: come per la Champions League, potrà accendere le telecamere negli spogliatoi (prima dell'arrivo delle squadre) o con i giocatori (prima dell'ingresso delle squadre in campo per il riscaldamento pre-partita, ma senza giornalista e solo per 60 secondi da trasmettere in differita) e, come nel basket, potrà trasmettere le interviste ai giocatori nell'intervallo. Per il satellite c'è anche il pacchetto Satellite Hilites, per la trasmissione in differita a pagamento delle immagini salienti delle partite: prezzo minimo, 14 milioni per il 2010-2011 e 15 per il 2011-2012. Un'offerta che potrebbe far gola a Conto Tv, che nei giorni scorsi aveva diffidato la Lega dal predisporre pacchetti sul satellite su misura solo di Sky. Per il digitale terrestre i pacchetti per trasmettere le partite a pagamento, in diretta e in esclusiva, sono due: Gold Live, per le gare di 12 squadre (prezzo minimo 210 milioni per il 2010-11 e 225 per il 2011-2012) e Silver Live, per gli altri otto team di serie A (70 milioni per il 2010-2011 e 75 milioni per il 2011-2012). Il primo sembra fatto su misura per Mediaset, che aumenterebbe così del 30% il numero delle partite trasmesse rispetto ad oggi, sborsando un terzo in più della cifra attuale (si stima circa 150 milioni di euro). Il secondo pacchetto sarebbe per Dahlia, l'ex La7 Cartapiù: dalla pay per view si limitano a far sapere che valuteranno il da farsi, pur confermando il proprio interesse per il calcio. Infine, sono previsti i pacchetti Platinum Hilites per gli highlights in chiaro (prezzo minimo, 28 milioni per il 2010-2011 e 30 milioni per la stagione successiva) e Radio Live per la radiocronaca integrale e le interviste radiofoniche post gara (offerta minima 3,8 milioni per il campionato 2010-11, 4 milioni per il successivo). Entrambe le opzioni potrebbero vedere in campo la Rai, che si garantirebbe così anche per le prossime due stagioni Novantesimo minuto e Tutto il calcio minuto per minuto. La decisione spetterà in ogni caso al cda di Viale Mazzini, nelle ultime riunioni prima delle ferie estive. Ma è tra Mediaset e Sky che si gioca il vero confronto. La prima vanta 3,5 milioni di tessere prepagate attive, Sky può contare su 4,8 milioni di abbonati (2 su 3 legati al calcio). In prospettiva, però, il bacino di pubblico del digitale terrestre è destinato inevitabilmente a crescere, con il progressivo passaggio al Dtt: si stima che a fine 2009 le famiglie con digitale terrestre saranno 6,6 milioni (il 27%), a fine 2010 oltre 16 milioni (circa il 70%), a fine 2011 quasi 20 milioni (oltre l'80%). Tutti nuovi potenziali clienti anche per l'offerta pay, anche se solo a fine 2012 tutti gli italiani avranno in casa la nuova tv. Le offerte vanno presentate alla Lega o all'advisor Infront entro le 12 di lunedì 27 luglio: è possibile che, come è accaduto in passato, questa prima fase vada deserta e si passi alla trattativa privata.