Camolese e l'effetto Fila
Il ritorno di Camolese ha già sortito qualche effetto positivo, l'entusiasmo che si respirava ieri al Centro Sisport era da diverso tempo che non lo si "odorava" più.
Ieri lo abbiamo passato a scrutare gli occhi, le espressioni dei protagonisti, dei giornalisti, dei fotografi e camerman e dei tifosi, giusto per renderci conto meglio se quest'arrivo o ritorno, come vogliate definirlo, avesse possibilità di riuscita, in futuro continuità, se gli umori fossero positivi e le voglie costruttive.
Insomma a volte osservare con occhio critico senza farsi influenzare dalle emozioni, può svelare cose che non si immaginano.
A differenza di quanto abbiamo fatto per il ritorno di De Biasi, lo ammettiamo tranquillamente, troppo felici per averlo ritrovato, giornata in cui ci siamo goduti con il sorriso il ritorno di un "amico" senza stare a guardarci troppo intorno, con Camolese pur essendo altrettanto felici abbiamo preferito osservare.
Camola: raggiante ma anche un po' imbarazzato nei confronti del Presidente per le eccessive "feste" che tutti gli stavano facendo. Il rapporto mai interrotto con i media regionali, anche quando il lavoro lo ha portato lontano da Torino, ha fatto si che intorno a lui i sorrisi si sprecassero.
Ovviamente non sono mancate le critiche, leggendo qua e la vi sarete fatti sicuramente l'idea di chi in questo periodo ha scritto in maniera ipercritica contro Cairo e le sue scelte, e anche ieri non si è risparmiato.
Ma Camola sembrava avere intorno un'aura protettrice che lo faceva risplendere, alla fine c'era poco da dire perchè con fermezza ha ribadito il suo amore per il Toro, la sua voglia di mettersi in discussione e la sua convinzione che si riuscirà a fare bene.
Ha chiamato i tifosi a raccolta e certe parole dette da lui, ragazzo del Fila, hanno un valore per i tifosi sacro.
Cairo: prende il centro della scena, il tavolo delle conferenze, quasi a ribadire che il Toro è lui, chiama al suo fianco Foschi, che si siede in disparte, salvo poi invitarlo in maniera bonaria ma perentoria a sedersi al suo fianco.
Il Pres. non se lo aspettava, o meglio non aveva ancora visto, nei suoi anni di Toro, gli occhi dei tanti presenti luccicare in quel modo: stavano guardando uno dei gioielli di famiglia.
Poco per volta si è reso conto, a nostro avviso, che la sua scelta è stata proprio quella azzeccata, nel senso che la scelta è stata sua ma il risultato è andato al di la delle previsioni.
Sprofondato nella sedia guardava chi poneva le domande e Camola che rispondeva, non compiaciuto ma quasi incredulo per il miele che veniva versato intorno al neo mister granata.
Giocatori: guardinghi e con il punto interrogativo stampato sul viso. Pratali il grande escluso era fra i più attenti, capisce che si sta giocando un pezzo di futuro.
Nessuno fiatava e di sorrisi non se ne sono visti ... ma di occhi attenti a cosa stava capitando quelli si!
Segnale positivo questo: niente più favoritismi o clan, si sono resi conto che per i tifosi questo allenatore vale molto di più di qualche gol o qualche vittoria che loro possono conquistare, con questo personaggio hanno a che fare con un pezzo di storia del Toro, non storia vecchia e consunta ma tremendamente attuale.
Crediamo proprio che ora vedremo gente che correrà di più!
Morale: se Camolese salverà il Toro, non sappiamo se conserverà il posto, dipenderà molto da come lo salverà.
Se vincesse molto sarà impossibile mandarlo via, se vincesse poco e salvasse la squadra più per demeriti delle concorrenti, il suo destino sarà segnato come nel caso di una inopinata retrocessione.
Scelta ponte quella effettuata, questa l'impressione, ma dopo ieri Cairo si è reso conto che il "ponte" scelto può valere tantissimo per il Toro.
L'inizio è positivo, non ci resta che tifare!
GMC