Calcio Femminile, Bonansea: "Ora una nuova Barbara"

Contro il Perugia è arrivata la cinquantesima rete in serie A: "Una liberazione, sembrava non volesse arrivare mai. Sono stati due mesi difficili per tanti motivi, ma dopo la pausa tante cose cambieranno".
24.10.2013 13:22 di  Marina Beccuti   vedi letture
Calcio Femminile, Bonansea: "Ora una nuova Barbara"
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© foto di Federico De Luca

Sembrava un numero stregato quel cinquanta. Si è dovuto aspettare la quinta giornata di campionato per raggiungerlo, ma contro il Perugia le braccia di Barbara si sono alzate al cielo e quel peso che iniziava a farsi fastidioso dentro di lei si è volatilizzato. Sono cinquanta le marcature di Barbara Bonansea in serie A, ventisette con la maglia del Torino e ventitre con quella del Brescia, un bottino di tutto rispetto per età, soli ventidue anni, e per ruolo visto che non è una prima punta, ma una seconda spesso impiegata larga nel tridente o in fascia come nel 3-5-2 di nuova marca bresciana.
Lo hai definito a caldo un piccolo grande traguardo raggiunto, ma hai subito volto lo sguardo al futuro e ai prossimi traguardi da raggiungere. "Vedere il pallone entrare in rete dopo l'assist di Girelli è stata una liberazione. L'inizio di stagione non è stato dei migliori tra intoppi fisici, un'attenzione mediatica a cui non ero ancora abituata, prestazioni non alla mia altezza. Un insieme di cose che ha reso gli ultimi due mesi difficili e il gol che non arrivava iniziava ad avere anche lui il suo peso. Sono felicissima per aver raggiunto i cinquanta gol in serie A, ma come avevo già detto è solo un traguardo volante, non quello finale".
Il primo pensiero? "Subito ho capito nulla, poi ho pensato alle due persone che fin da quando sono piccola hanno fatto infiniti sacrifici per me, ovvero i miei due genitori". Nella confusione non hai mostrato nemmeno la maglietta celebrativa che avevi preparato. "Era pronta da un po', ed era anche bella, ma l'emozione ha avuto il sopravvento". Adesso la finta pausa per la Nazionale ti permetterà di rimetterti del tutto fisicamente e trovare la condizione atletica ottimale. "Spiace questa interruzione di una settimana e mezza perché la condizione stava crescendo e giocare senza interruzioni troppo lunghe mi avrebbe aiutato, ma sfrutteremo al massimo questa sosta per avvicinarci al top della condizione in vista della ripresa. Brucia non andare in azzurro, ma dà adesso ci sarà una nuova Barbara e le cose cambieranno. Se non sono lì è perché ho sbagliato io, non ricapiterà". Dire 50 grazie sarebbe troppo lungo, elenchiamo solo i più importanti, famiglia a parte. "A tutti gli allenatori che ho avuto e che mi hanno trasmesso qualcosa; al Torino che m ha cresciuto e al Brescia che ha creduto in me; a tutte le compagne con cui ho condiviso gioie e dolori; a Fisio&lab e Primato che sono stati i primi due partner a sostenermi nel progetto BB9 e al mio fan club che cerca sempre di essere presente". Il Brescia dopo il Tavagnacco è ripartito alla grande. "Ho preferito rimanere in silenzio il più possibile o se proprio dovevo mi limitavo a dichiarazioni retoriche, ma certe critiche non mi sono piaciute. Non mi riferisco a critiche personali che ci possono stare, ma a quelle rivolte a squadra e allenatrice. Noi lavoriamo seriamente e duramente durante la settimana, abbiamo stravinto quattro partite su cinque disputate facendo vedere anche un bel calcio, magari non sempre, ma per larghi tratti di gara, ma alla prima sconfitta arrivata dopo un buon primo tempo in cui eravamo in parità si sono scatenate le accuse, molte anche gratuite. Sappiamo che non possiamo permetterci passi falsi se vogliamo vincere lo scudetto, ma sarebbe bello avere un maggior giudizio in fase di analisi da parte di tutti".