Cairo si prende una pausa di riflessione

05.06.2009 10:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.cronacaqui.it
Cairo si prende una pausa di riflessione
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Squilla a vuoto il cellulare del presidente Cairo. Squilla a vuoto quello del direttore sportivo Foschi. Il giorno dopo la retrocessione del Toro nella serie cadetta nessuno ha voglia di parlare in casa granata. La dirigenza ha deciso di prendersi una settimana di riflessione dopo un’annata a dir poco disastrosa, per capire fino in fondo i motivi di un fallimento sportivo come quello andato in scena in questo campionato. «Starò zitto per tutta la settimana», ha fatto sapere Urbano Cairo, che subito dopo il termine della gara di Roma si era «pienamente assunto tutte le colpe».

 

LE RESPONSABILITA’

Le responsabilità del patron granata sono fin troppo chiare. In una stessa stagione, il Toro ha visto passare tre tecnici e sfiduciato un ds (Pederzoli) come conseguenza dell’ingaggio di una figura simile, almeno nel ruolo, come quella di Foschi: ma queste colpe sono radicate nella società di Cairo fin dal primo anno di serie A. La promozione dalla B al primo colpo (stagione 2005-06) ha probabilmente convinto l’editore alessandrino che tutto fosse più facile del previsto nel mondo del calcio, ma il riscontro del campo - dopo due anni di sopravvivenza a colpi di fortuna - ha subito riportato sulla terra (e in serie B) la dirigenza granata. Se nell’ultima stagione sono state numerose le figure dirigenziali o tecniche che si sono succedute, il dato è ancora più spaventoso se visto dalla nascita del “progetto” di Cairo: infatti sono stati quattro i tecnici che si sono avvicendati sulla panchina del Toro (De Biasi, Zaccheroni, Novellino e Camolese) per un totale di sette cambi alla guida della squadra, accompagnati da altri sei dirigenti (Salvatori, Tosi, Antonelli, Lupo, Pederzoli e Foschi) prima elogiati e santificati, per poi essere quasi sempre delegittimati.

 

QUALE FUTURO?

E ora, con Camolese che pare ormai avviarsi all’addio, resta incerto anche il futuro di Foschi. L’ex ds del Palermo (nonostante la riconferma di Cairo), per restare a Torino vuole garanzie, ovvero autonomia nelle scelte e fondi adeguati a ricostruire una squadra che possa tornare subito in serie A, per poi restarci. E qui potrebbero riscontrarsi i primi contrasti tra Foschi e Cairo, sempre molto restio a lasciare in mano la gestione tecnica ed economica a terzi. Tuttavia, la gestione accentratrice dell’imprenditore alessandrino si è dimostrata fallimentare, pertanto la speranza dei tifosi (che per gran parte ne chiedono la testa; ma chi al suo posto?) è che questa retrocessione possa essere almeno servita a far capire a Cairo i suoi gravi errori gestionali: «riportare subito il Toro in serie A, oppure lasciare», sono le condizioni dei tifosi. Intanto tutto deve essere ancora pianificato, anche le date e il luogo del ritiro estivo, distante nel tempo appena più di un mese.

 

LE CONSEGUENZE

Saranno allora decisivi questi sette giorni per definire cosa sarà di questo Toro. Il presidente granata si confronterà con Foschi, parlerà con Camolese ed entro una settimana dovrebbe uscire così il nome del futuro allenatore della squadra: mentre il futuro del tecnico di San Mauro sembra già scritto, ora in ballo per la panchina ci sono Mario Beretta e Stefano Colantuono, con quest’ultimo che arriverebbe sotto la Mole grazie ai buoni rapporti coltivati a Palermo con Foschi. Da qui, dunque, si dovrebbe ripartire con la definizione di alcuni punti fermi all’interno della rosa. «Chi parte? Chi resta?»: i tifosi sperano e si interrogano. Al momento gli unici che sembrano aver giurato fedeltà alla squadra, anche in serie B, sono Rolando Bianchi, Matteo Sereni e il riscoperto Ivan Franceschini (in scadenza di contratto). «Alle giuste condizioni» si è detto pronto a restare anche Cesare Natali, insieme con Rubin: da qui potrebbe partire la rifondazione granata, con Rosina che pare destinato ad andarsene. «Non ho promesso amore eterno a nessuno», ha detto domenica dopo la retrocessione

Andrea Scappazzoni

Paolo Casamassima [CONTINUA...]