Bianchi: terapia d'urto

01.11.2008 15:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Operazione recupe­ro Rolando Bianchi. L’ex attaccante del Manchester City è un giocato­re da ricostruire, e non da oggi. Da due anni si accumulano macigni sulle sue spalle di ven­ticinquenne, e soprattutto sul­la sua testa che, da buon cen­travanti, vive o muore su fragi­lissimi equilibri.

Ma il Torino ha bisogno del ve­ro Bianchi, di un attaccante con la mente libera da fanta­smi e paure, sfrontato come dev’essere un attaccante che funziona. Il primo passo dell’O­perazione recupero Rolando Bianchi è stato mosso da De Biasi mercoledì scorso, allor­quando lo ha portato in pan­china preferendogli Roberto Stellone. Scelta che con ogni probabilità sarà ripetuta a Ma­rassi.

Credia­mo che Bianchi sia il giocatore che maggiormente è stato pe­nalizzato e abbia patito la cri­si del contesto: inevitabile la panchina. Ma la promozione di Stellone non è una bocciatura. Meno male che il reparto offen­sivo granata sia, finalmente, nutrito: Abbruscato, Amoru­so, Bianchi, Malonga, Stello­ne, Ventola: la stagione è lun­ga e impervia, servono e servi­ranno tutti. Non è un modo di dire. E il miglior Bianchi serve più di tutti.