Benevento, De Zerbi: “Sotto di un gol e in dieci abbiamo dovuto cercare di limitare i danni”
L’allenatore del Benevento, Roberto De Zerbi, in conferenza stampa ha commentato la sconfitta con il Torino. Ecco le sue parole:
Nei primi venti minuti avete giocato bene soprattutto sulle fasce poi che cosa è successo?
“Io direi che abbiamo giocato bene fino all’espulsione di Belec ed era il trentatreesimo. Ma al di là del primo gol subito (Falque al terzo minuto, ndr) per una situazione evitabile poi abbiamo giocato, ma quando si rimane in dieci contro il Torino che è una squadra superiore a noi in undici contro undici diventa impossibile giocarcela sotto già di un gol e con un uomo in meno. Dopodiché abbiamo dovuto cercare di limitare i danni e dopo l’espulsione abbiamo fatto la nostra solita partita facendo bene e creando occasioni, non una e neanche due ma un po’ di più. Sono state potenziali occasioni perché si è sbagliato o l’ultimo passaggio o il penultimo che poteva metterci nella condizione di andare in porta o di servire l’assist ultimo. Questa è stata un po’ la partita”.
E’ vero che eravate in dieci e sotto di tre gol, ma nel secondo tempo il Torino ha tirato molto i remi in barca. Non potevate, quindi, cercare di pressare un po’ di più? Eravate demotivati? Vi è mancato qualche cosa sul piano fisico?
“Mi dica quante occasioni nel secondo tempo sono state create dal Torino e quante da noi”.
Lo chiedevo proprio perché il Torino ha tirato molto i remi in barca.
“Noi un paio di occasioni le abbiamo create e il Torino quella grossa con Baselli. Non so perché il Torino sia andato più piano. Noi avremmo potuto pressare un po’ di più però perdere tre a zero o cinque cambia parecchio. In serie A può capitare, ad esempio il Sassuolo ieri ha perso tre a zero con l’Atalanta e non lo meritava così come accadde all’Udinese a Roma con la Lazio e noi avevamo perso tre a zero a Bologna non meritando, quindi, anche per questo abbiamo cercato di limitare più i danni rispetto a cercare di andare a offendere”.
Avete creato, ma vi manca sempre qualche cosa per concretare le occasioni che vi procurate. Che cosa dovreste fare di più o meglio?
“L’aspetto psicologico che si crea nelle difficoltà porta a perdere la lucidità quando si arriva davanti al portiere. Guilherme ha disputato una gara molto buona e nel secondo tempo da solo davanti al portiere avrebbe potuto controllare la palla e sistemarsela sul destro essendo un mancino e questo denota la poca lucidità dovuta alla classifica. Noi paghiamo la classifica ed è anche vero che se si paga troppo la classifica non si esce mai da questa situazione. Avevamo fatto due vittorie si di fila con Chievo e Sampdoria e si poteva pensare a un cambio di marcia, ma poi siamo andati a Bologna e perso una partita stranissima nonostante nel primo tempo avessimo dominato e infatti poi abbiamo preso due gol su calcio piazzato”.
Anche il nervosismo di Belec che gli ha fatto dare un calcio a Niang e che gli è costata l’espulsione è dovuta a un discorso psicologico?
“Sicuramente rientra in questa dinamica. Oggi mi va di difendere il ragazzo perché è una persona per bene ed è sempre stato un professionista esemplare per comportamenti positivi, però, ha sbagliato in maniera pesante condizionando la gara e questo deve essere da monito per tutti poiché non possiamo permetterci di lasciare in dieci la squadra perché poi lo si paga in maniera elevata”.
Ha parlato con Belec? Le ha dato una motivazione per ciò che ha fatto?
“Non ho parlato con Belec perché non mi va di affrontare questi argomenti a caldo”.
Domenica prossima affronterete il Napoli come vi approccerete a questa partita?
“Al Napoli ci approcceremo come facciamo con tutte le altre squadre: con l’umiltà di sapere che gli altri sono più forti e con un po’ di coraggio. Non possiamo vedere con chi giochiamo, ma dobbiamo cercare di fare punti contro chiunque”.