Asta: "Allenare la prima squadra? Bisogna fare gavetta"

28.10.2011 12:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
Asta: "Allenare la prima squadra? Bisogna fare gavetta"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tonino Asta è stata la guest star della presentazione del libro di Paola Strocchio "Torino è granata". Uno dei capitani più amati della storia recente del Torino, vive ormai da tempo nel capoluogo torinese dove si sente perfettamente integrato. "Personalmente ho un rapporto eccezionale con la città, dove arrivai per la prima volta nel '97. Il primo impatto non fu eccezionale perchè mi avevano descritto Torino come grigia e fredda. Invece non è affatto così perchè è bellissima e solare e non ti fa mai sentire estraneo. Devo dire che l'ho conosciuta meglio dopo che ho smesso con il calcio. Ho scelto di vivere a Borgo San Paolo perchè mi piace e già prima ero vicino perchè abitavo a Cenisia". Asta ricorda anche le soddisfazioni da giocatore: "Ho vissuto dei momenti eccezionali senza magari avere delle grandi doti tecniche, ma avevo la caratteristica che piace tanto ai tifosi del Toro, quella di non darmi mai vinto. Ho ottenuto anche una convocazione in nazionale che è stato un momento magico. I ricordi più importanti della mia carriera sono qui. La fascia da capitano? E' sempre un onore indossarla ed in questo devo ringraziare Camolese che mi diede questa opportunità. La storia va sempre ricordata e dunque questa fascia conserva il suo fascino".

Il mister della Primavera è anche positivo per il futuro: "Vedo muoversi qualcosa di diverso, l'importante è venire in A perchè, anche a livello economico, è fondamentale perchè arrivano più soldi che possono aiutare pure il settore giovanile. Ma credo che alla fine sia necessario ricostruire il Filadelfia, perchè il Toro ha bisogno di avere una sua casa". Sui giovani ha aggiunto: "Fa sempre piacere vedere giocare i nostri ragazzi in giro e adesso vanno in Lega Pro mentre prima alcuni andavano in serie D". Asta non fa voli pindarici per il suo futuro: "Allenare la prima squadra non ci ho mai pensato, perchè sono dell'avviso che per arrivare così in alto bisogna fare della gavetta. Non sono molto favorevole a questo salto immediato anche se con alcuni ha dato esiti positivi. Non sono mai stato vicino a subentrare a qualche allenatore esonerato nel passato e al momento il mio pensiero è solo legato al settore giovanile".