AIC, Tommasi e Calcagno rispondono a Tardelli: "Insinua dei dubbi"

07.05.2020 14:42 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
AIC, Tommasi e Calcagno rispondono a Tardelli: "Insinua dei dubbi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, sempre all'Adnkronos, ha risposto a Marco Tardelli, riguardo ai troppi soldi spesi dall'Assocalciatori.

"I compensi in Aic? Il nostro consiglio di amministrazione è di circa 600mila euro. In otto prendiamo la metà di quello che prendono i vertici della Lega di Serie A. Io di mestiere faccio questo, mi piace farlo, ma bisogna anche smetterla di fare sciacallaggio. Non possiamo fare gratuitamente questo lavoro, visto che non abbiamo tempo per fare il nostro. Tutto vale in campagna elettorale, al di là del fatto che oggi non ci siamo, ma Tardelli si può permettere di fare campagna elettorale perché non deve risolvere i problemi".

Ancora più dura è stata la replica di Damiano Tommasi, presidente uscente, il quale ha detto, sempre all'Adnkronos: "Alle richieste che Tardelli ha mandato all'Aic abbiamo risposto. So che ha mandato una lettera ai rappresentanti delle squadre ma non ha chiesto queste cose direttamente a me o all'Aic. Non capisco come si muova, basta chiedere a noi. Tempo fa ci aveva richiesto di vedere alcune cose e gli avevamo risposto a quello che potevamo, considerando che altre cose per ragioni di privacy non possono essere divulgate. Ma delle richieste che ha fatto ai calciatori a noi non ne ha fatto menzione. I bilanci sono pubblici, non abbiamo nessun problema, lunedì dobbiamo fare l'approvazione dei bilanci del 2019 e se vuole anche quelli non c'è problema. Certo che se queste domande le fa ai rappresentanti di squadra, vuol dire che non vuole le risposte, ma vuole solo fare casino. Se vuole le risposte, le chiede a me, all'Associazione e al Consiglio. Come tutti gli associati in Assemblea, dove si dovrà approvare il bilancio 2019, sarà la sede dove chiedere tutto. Se avesse partecipato alle attività dell'associazione negli ultimi 8 anni avrebbe già le risposte, sono tutti meccanismi che abbiamo spiegato ogni anno. Ma lui chiede ai rappresentanti di squadra, anzi più che chiedere insinua dubbi. Noi abbiamo risposto a quello che potevamo rispondere, se aveva bisogno di altro lo chiedeva a me".

Sulla presenza del fratello di Umberto Calcagno, Alessandro, nell'ufficio legale dell'AIC, Tommasi ha risposto: "Non so quanti calciatori si rivolgono ad Alessandro Calcagno, ma perché è competente, se fosse perché è il fratello sicuramente non sarebbe così tranquillamente evidenziato da noi. Se vogliono le risposte non le chiedono ai calciatori ma a chi può darle le risposte, se alcune non si possono dare è per motivi di privacy e di riservatezza".