Una favola moderna, una favola da Toro

Nasce la Sezione Venezuela del TCCA
24.10.2008 10:04 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Centro Coordinamento Toro Club

Molte storie hanno un inizio diverso ma se si tratta di alpini quasi inevitabilmente la parola che da il via a una storia e’ amicizia accompagnata spesso da solidarieta’, e in questo caso le due parole si incontrano perfettamente.


Cerchiamo di riassumere molti momenti, alcuni dei quali farebbero la felicita’ di Raffaella Carra’ e dei sui programmi con incontri incredibili.

Atto primo: agosto 2006 un alpino e illustre granata torinese, Luigi Paccazocco, arriva in Colombia per, fra l’altro, visitare una Fondazione (Fondazione Internazionale Los Ninos de Colombia-FUNINCOL) di cui aveva avuto notizie leggendone le attività e del Toro Club che in essa si era costituito.


Arrivato a Cartagena de Indias s’incontra con gli operatori locali, con i tanti niños che la Fondazione assiste e, come e’ logico, subito capisce che l’impegno e’ tanto e le necessita’ enormi e cosi’ al suo ritorno in Italia inizia una certosina opera per aiutare questi niños colombiani.
Però, nello stesso tempo, parlandone a Torino, si accorge che la Colombia non ha rappresentanti nell’ANA (Associazione Nazionale Alpini) e’ cosi pensa che potrebbe nascere un gruppo Colombia.


Ne parla con il presidente della Fondazione con cui ha stabilito un legame di amicizia e, il malcapitato, accetta immediatamente e si pone all’opera. S’incontra con il presidente della Sezione torinese dell'ANA ,Giorgio Chiosso, che ne condivide la iniziativa, con il presidente nazionale dell’ANA Corrado Perona e dialoga a lungo con Ornello Capannolo, anima delle sezioni estere dell’ANA stessa, fondando in pochi mesi quello che oggi è, con orgoglio, il Gruppo Colombia conducendolo nella sfilata, in prima fila, alla scorsa adunata di Bassano del Grappa.

Atto secondo: nel frattempo il presidente della Fondazione, oggi anche Console d’Italia a Cartagena de Indias, ha conosciuto molti dei membri del Gruppo Alpette della Sezione di Torino, di cui Luigi fa parte, in particolare il capo gruppo Bruno Bianco, e questi, venuti a conoscenza della Fondazione e delle sue attività, ne adottano a distanza uno dei bambini. Inoltre in concomitanza con gli alpini prendeva sempre piu' corpo la conoscenza e l'amicizia con i responsabili del Toro Club San Paolo, in particolare con il presidente Gianni Pinosa ed il vice Alessandro Cannavina, e dopo alcune frequentazioni calcistiche in occasione dei soggiorni torinesi del presidente del TCCA (memorabile un incontro prima allo stadio poi in una riunione conviviale con il Procuratore Generale di Torino Gian Carlo Caselli, grande cuore granata),fino ad arrivare alla cena del maggio scorso dove si celebravano i 15 anni del Toro Club San Paolo a conclusione della quale, dai presenti, veniva raccolta una donazione per i piccoli “toritos” del TCCA.

Atto terzo: un mese fa il fratello di Mario Cisiano, uno dei componenti del Gruppo Alpette, Gilberto Cisiano, che vive da anni in Venezuela ( paese confinanante con la Colombia che spesso visita per motivi di lavoro), viene incaricato dal fratello di visitare il piccolo in questione e mandarne notizie agli adottandi.








Qui avviene la parte piu’ incredibile della storia. Una volta letto il nome della persona con cui doveva incontarrsi, cioe’ il presidente della Fondazione e fondatore del Gruppo Alpini Colombia, incomincia a chiedersi se lostesso non era...un suo compagno delle medie di 52 anni fa!!! Scambi di messagigi, conferme e pochi giorni fa , a Cartagena, i due torinesi, Gianfranco e Gilberto, si incontrano dopo 52 anni per visitare un piccolo colombiano e la sua povera famiglia e osservare quello che la Fondazione, tramite l’apporto alpino ed il proprio impegno, aveva fatto per questo bimbo e la sua famiglia.

L’accoglienza è commovente e, come vedete dalle fotografie, Gilberto, accompagnato da un drappello di alpini locali capitanato dal capo gruppo , il tenente colonello medico Gastone Vincenti, con gagliardetto e bandiere, viene accolto dai tanti famigliari del piccolo che lo ringraziano e sperano che questo aiuto, per loro vitale, possa seguire nel tempo.
Nel frattempo, Gilberto e Gianfranco, hanno passato parte della sera precedente a guardare fotografie di 52 annni fa cercando di ricordare il maggior numero degli antichi amici e si sono ricordati anche di una comune passione: il TORO (a cui gia’ Gilberto aveva accennato vedendo le tante bandiere granata nella casa del bambino che avevamo visitato e che con molti altri vicini fa parte dei famosi “toritos” che giocano nelle squadre del Club sparse nei barrios piu’ poveri).


Appena toccato l’argomento Gianfranco fa presente a Gilberto che è anche il presidente del Toro Club Caribe y de las Americas (TCCA), la cui sede principale è a Cartagena e raccoglie tanti appassionati sparsi per le Americhe. In un attimo con uno sguardo la proposta e l’accettazione: devi essere il nostro rappresentante per il Venezuela! Così si costituisce la Sezione Venezuela del TCCA (già il Direttivo del Club ha ratificato l’incarico e Gilberto ha acettato mettendosi di buona lena alla ricerca di anime granata e amici dei granata).Quindi si salutano correndo all’aereoporto riprendendo un’amicizia mai interrotta ma solo sopita dal tempo e pensando che potranno uniti realizzare ancora molti sogni.

Epilogo: come detto all’inizio della storia la penna alpina, qui accompagnata dai colori della passione granata, ritorna come elemento dominante e ancora una volta unisce e risalta il valore inestimabile dell’amicizia e della solidarieta’. Grazie Luigi, Gilberto, Giorgio, Bruno, Corrado, Ornello, Gianni e Alessandro per permettermi di avere voglia di continuare a...sognare e...crescere....

Gianfranco