Toro: in isolamento cercando soluzioni
In una domenica di pausa calcistica per il popolo granata, si è cercato di fare “la conta”, per vedere chi c’è, chi è sparito, chi non tornerà e chi forse si potrebbe risvegliare.
La classica giornata in cui ci si leccano le ferite, rimuginando sui tanti fatti sconvolgenti e travolgenti, parlando ovviamente del limitatissimo mondo pallonaro, su quei 5 cazzotti 5 presi sabato che hanno “disperso” la truppa granata sui colli bolognesi e vista la pioggia non pensiamo su di una 50 special.
Non per essere noiosi, tanto GDB non torna più, però vorremmo dire che forse il vecchio Mister proprio, proprio un cretino non doveva essere, il perché è presto detto: Colombo lo impiegava a centrocampo (ha pure segnato) in difesa è troppo “pericoloso”, Pratali ha avuto apparizioni sporadiche e alla fine come destinazione la tribuna, meglio Di Loreto a sto punto, Bianchi dopo 4 giornate di stop consecutive era relegato al ruolo di vice Stellone e visto quello di sabato capiamo anche perché Elvis, il pluri-fratturato, trovava spazio.
Detto che Novellino, per lo meno ha provato qualche cosa, forse è meglio (per tutti) a questo punto pensare a qualche soluzione concreta.
La prima domanda è questa: ma Cairo ha ancora voglia di spendere? Più che altro perché visti i risultati dei sacrifici fatti in questi anni, se decidesse di mandare tutti a quel paese chi potrebbe biasimarlo?
La lista degli involuti è lunghissima, la comanda Sereni che dal dito mostrato alla curva in poi, sta avendo problemi alla schiena a furia di raccogliere palle dentro la rete. Ma anche se li si volesse mettere sul mercato, questi giocatori chi se li comprerebbe?
Rosina, oggi come oggi in quale squadra di serie A troverebbe spazio? Pratali tornerebbe ad Empoli? Bianchi quanto vale oggi?
Siamo alle solite chi arriva al Toro subisce un’involuzione tecnico/tattica (direbbe Capello), si svaluta e alla fine rimane “sulle croste”.
L’affare Grella aveva illuso e dopo un buon avvio Saumel sembra l’ombra di quel giocatore ordinato e volenteroso di inizio stagione, e oggi quei 5 milioni presi e spesi pesano sul disastrato centrocampo granata.
Dzmaili è sempre un’ottima prospettiva, ma al suo fianco ci vorrebbe qualcuno di più tosto, Barone va a momenti, Zanetti non è più pervenuto ed il Toro si affida al solitissimo lancio lungo sempre o quasi.
Dunque i problemi sono tanti e la partita senza storia che si giocherà a Firenze, meglio perdere e risparmiare ogni goccia di sudore per la salvezza, potrà almeno servire a WAN per capire meglio quale schieramento si può permettere in prospettiva Napoli, dove almeno un punto lo si deve portare a casa.
Un bel 4-1-4-1 (?) con gente sulle fasce che copra, un centrocampo di rottura ed un contropiedista (quale pero’) che faccia sperare, non pensiamo che in questo momento ci si possa permettere di più, bisogna fare la corsa sul Siena che è lontano, ma non senza problemi.
La società isola i giocatori oggi, domani se li porta a Coverciano e quindi insieme ad una pioggia battente ecco preparato il mix anticontestazione.
Certo che però di farsi prendere in giro da tutti in effetti siamo un po’ tutti stufi, stufi anche di leggere e sentire cose che se non sono, vere e proprie prese per i fondelli, sono metafore pungenti e fastidiose. Da quasi un mese sembra in atto il gioco allo sfascio, le prestazioni dei prodi guerrieri aiutano, ma ribadiamo il concetto espresso a caldo dopo la sconfitta con il Bologna, la situazione è così brutta che forse è meglio smettere di criticare o dileggiare e pensare a soluzioni, non a creare altri problemi.
Ora tocca veramente a “loro”, quella corsa in più che non volevano fare per il Mister vecchio e che non hanno ancora deciso se faranno per il Mister di ritorno, ora saranno costretti a farla per loro stessi … qualcuno parla di taglio degli stipendi? Non sappiamo a livello sindacale pallonaro come si ponga lo scarso rendimento, certo che se esistesse, di stipendi al Toro ultimamente ne verrebbero pagati pochi.
GMC