Presentata l'opera teatrale "Ho comprato il Toro"

02.11.2011 19:58 di  Marina Beccuti   vedi letture
Presentata l'opera teatrale "Ho comprato il Toro"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giulio Graglia

Presso la sede del Cepu è stata presentata l'opera teatrale scritta da Sabrina Gonzatto "Ho comprato il Toro", presente, oltre all'autrice, il regista Giulio Graglia e l'attore protagonista Stefano Guerrieri. L'opera prima andrà in scena domani 3 novembre, alle 20,45, presso la Cavallerizza Reale di Via Verdi ed è stata fatta in collaborazione con il Teatro Stabile ed il Teatro Torino.

Per chi ha seguito l'opera precedente di Sabrina Gonzatto, "Ma cos'era mai questo Toro?", questo è il proseguimento del racconto, ma visto in chiave futura, in quanto il protagonista è il nipote di Marco Buosi, interpretato da Stefano Guerrieri, un attore teatrale, che fa anche cinema, tv e spot pubblicitari. Il suo sarà un monologo che saprà infondere le giuste emozioni che ci sono sempre quando si parla di Toro. "Non sono un tifoso di calcio, amo solo la nazionale, ma credo di aver provato intensamente le emozioni che mi ha dato quest'opera, per cui ho subito accettato il ruolo e sono contento che la scelta sia ricaduta su di me. Mi sono immerso totalmente in questa interpretazione", ha detto Guerrieri. Sabrina Gonzatto ha voluto sottolinearea quanto sia stato bravo Stefano (che è anche il nome del protagonista, ndr) che sarà un'autentica rivelazione che potrebbe, chissà, aprirgli le porte al cinema importante, quello che lui sogna, magari di lavorare all'estero.

Il regista Giulio Graglia si è addentrato nell'opera, che è una metafora di un campo di calcio: "Abbiamo fatto un bel gioco di squadra, anche perchè abbiamo dovuto affrettare la messa in scena in quanto c'era libera solo questa data (la scelta era quella del 3 dicembre, giorno della nascita del Torino Calcio, ma non c'erano teatri liberi, ndr). Posso dire di stare creando un vivaio, proprio come nel calcio, di giovani speranze del teatro. Abbiamo avuto la collaborazione del Torino Fc, delle autorità cittadine e abbiamo coinvolto anche il tifo, che farà da cornice all'opera. Non siamo riusciti ad ottenere i finanziamenti pubblici, nonostante l'opera faccia parte delle manifestazioni del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, per cui è stato quasi tutto finanziato e patrocinato dalla Linguadoc. Non si parlerà solo di Toro, ma anche della città e l'importanza che ha avuto il calcio, soprattutto quello granata, negli eventi del capoluogo sabaudo, in particolare con il Grande Torino. Speriamo di portare in giro per il Piemonte l'opera, dopo la prima di domani sera".

Sabrina Gonzatto è intervenuta per spiegare la sua ultima fatica: "Il titolo l'ho scelto prendendo una frase di Pianelli (tratta dal libro che elle stessa ha scritto qualche mese fa), quando arrivò a casa e disse alla moglie e alla figlia, all'oscuro di tutto - Ho comprato il Torino -. Io intendo però che sia una persona comune a comprare il Toro, qualcuno che non vuole farsi pubblicità, ma ha a cuore solo le sorti della squadra. Chiunque di noi ogni tanto può aver pensato di voler comprare il Toro, questo dunque è un sogno, immaginario, che si avvera. Ho voluto rendere omaggio, io donna, al tifoso maschio, soprattutto ad un tifoso consapevole e non becero".

In sala era presente il rappresentante del Toro Club C.A.S.T. che ha la sede proprio presso la Cavallerizza e che ha aiutato Sabrina Gonzatto nell'allestimento dell'opera. Lo stesso ha voluto precisare: "Il nostro acronimo significa Club Amici Sostenitori del Toro. Siamo nati nell'83 e siamo in Maratona, il nostro tifo vuole essere sano, noi andiamo in trasferta ma non abbiamo mai fatto danni ad un autogrill. Vogliamo dare un'idea diversa del tifoso, che non è violento, bensì è solo appassionato e può dare anche messaggi importanti".

L'opera sarà ripresa dalla Rai e domani sarà tutta da scoprire alla prima. Ovvio che lo staff aspetta numerosi i tifosi granata, ma non solo, anche chi non è appassionato di calcio, ma vuole conoscere meglio la storia della propria città. Come nel precedente spettacolo, ci sarà una bella colonna sonora e tante immagine che coroneranno questi novanta minuti di teatro, il tempo che dura una partita di calcio, senza tempi di recupero!