Paolo Beruatto: "Quando ero al Toro si investiva moltissimo sul vivaio"

28.09.2012 15:57 di  Claudio Colla   vedi letture
Paolo Beruatto: "Quando ero al Toro si investiva moltissimo sul vivaio"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb, Paolo Beruatto, 55enne ex-difensore del Torino (negli anni delle giovanili fino al 1973, e poi nuovamente tra 1982/83 e 1986/87), campione d'Italia in carica con gli Allievi Nazionali della Sampdoria, ha parlato della situazione legata ai vivai nostrani: "Il nostro problema è che a livello internazionale come nazionali occupiamo il 15° posto, pensi come siamo messi. Ma da quando ci sono Sacchi e Viscidi qualcosa è cambiato. Qui alla Samp abbiamo uno staff di istruttori di prim'ordine, e cerchiamo di migliorare la qualità dei ragazzi, visto che per parecchi anni siamo stati fermi e ora si lavora in una certa maniera. C'è stata la riforma del campionato Allievi, si è alzato il livello, si cerca di fare qualcosa per tornare competitivi. Bisogna fare più selezione, puntare alla qualità e lavorare meglio nelle annate più piccole per alzare il livello medio".

Sull'insegnamento del ruolo di difensore: "Si cerca di lavorare più sulla tattica individuale che in quella di reparto, perché stiamo diventando carenti, e tutti stiamo lavorando in quella direzione per cercare di migliorare. È vero, i difensori ora sono più attratti dalla palla che dall'uomo. Prima eravamo i numeri uno per i reparti arretrati, ora facciamo fatica. Tutto il movimento ora cerca di progredire, anche se fare il calciatore è più difficile rispetto a quanto lo fosse ai miei tempi, perché devi avere fisico, saper giocare, velocità di pensiero. Elavorare sulla testa dei ragazzi perché quelli che arrivano agli Allievi si vedono già realizzati per metà. In ogni caso alla Samp si sta svolgendo un ottimo lavoro, e se guardiamo la prima squadra vediamo che Ferrara sta lanciando diversi giovanissimi.

Se mancano figure come Sergio Vatta? Senza nulla togliere a Vatta, che è uno dei migliori allenatori per i giovani, penso che di bravi ce ne siano stati, tipo Rabiti o Favini. Ai tempi in cui giocavo al Toro e la squadra Primavera era fortissima. Si investiva anche molto".