I due ex di Toro-Lazio sono stati (e sono) due leader assoluti
Destini incrociati per Ciro Immobile (in foto) e Lorenzo "Lollo" De Silvestri, i due ex della gara in cui, tra il tardo pomeriggio e la prima serata di oggi, incroceranno le armi Toro e Lazio. Cresciuto, a partire dall'età di 17 anni, nel vivaio della Juve, Immobile, dopo una prima esperienza non entusiasmante nella massima serie, con la maglia del Genoa, preceduta da una travolgente cavalcata verso la Serie A con la maglia del Pescara targato Zeman, stagione 2011/12, a fianco di due allora emergenti del calibro di Verratti e Insigne, che lo vide capocannoniere cadetto, si laureò pichichi, appena l'anno dopo, anche in Serie A. Sponda Toro, con compagni d'avventura come Ventura, Cerci, Glik, Darmian, tutti all'apice del proprio percorso. Tuttora, è ragionevole pensare che sia stata proprio la stagione al Toro, al di là del breve ritorno nella seconda metà del 2015/16, a dargli il la per il suo successo clamoroso in maglia Lazio.
Tra i granata, c'è naturalmente l'esperto laterale destro. Capitolino di nascita, De Silvestri, a vent'anni non ancora compiuti, in quella Lazio guidata da Delio Rossi, ricca di nomi importanti (da Muslera e Pandev, da Kolarov a Mauri, passando per Ledesma, Behrami, e un Rolando Bianchi destinato a ritrovare la vena realizzativa espressa con la Reggina di Mazzarri, un paio d'anni dopo, proprio in maglia Toro), riuscì a imporsi come elemento importante della rotazione della squadra, contribuendo in misura rilevante, la stagione seguente, 2008/09, alla vittoria della Coppa Italia. Poi il trasferimento a Firenze, e tre anni dopo quello a Genova; la presenza nel giro della Nazionale, ostacolata da un paio di infortuni non di piccolo calibro, e l'arrivo al Toro, tra le cui fila, dopo un anno di rodaggio, si è imposto come leader vero, in campo e in spogliatoio.