Gonzatto: "Il libro di Pianelli una promessa tra donne"

L'autrice: "A Bianchi darò il libro e gli dirò che questo è il Toro, che non siamo stati sempre sfigati".
29.04.2011 08:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Gonzatto: "Il libro di Pianelli una promessa tra donne"
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© foto di Giulio Graglia

Che valore può avere oggi un libro su Orfeo Pianelli e che impatto avrà nel mondo del Toro? A parte l'amarcord e il ricordo di un periodo importante per la storia della squadra granata, rammentare con quest'opera l'ultimo presidente dello scudetto è un atto dovuto, principalmente ad un uomo che è stato non solo un grande presidente, ma anche un importante industriale dell'area torinese. Mandato in "esilio" in Costa Azzurra, per questioni finanziarie che oggi farebbero sorridere, visti gli impuniti per fatti assai più gravi, Pianelli vide svanire il suo sogno di ragazzino emigrato a Torino in cerca di fortuna. Il libro "Orfeo Pianelli. Il Presidente del Toro Campione" (Ed. Anordest) è stato presentato giovedì dall'autrice presso il Circolo della Stampa di Corso Stati Uniti, 27. C'era una folta rappresentanza di giornalisti e di personaggi legati al mondo granata, che hanno voluto omaggiare una figura importante tanto come quella di Ferruccio Novo, il presidente del Grande Torino.

Ma com'è nata l'idea di questo libro?: "Da una profonda amicizia con Cristina Pianelli", ha iniziato Sabrina Gonzatto. "A lei è dedicata l'opera e anche al  figlio Giorgio Garbero, che mi ha aiutata a completare il lavoro. E' uscito proprio un anno dopo la scomparsa di Cristina, che conobbi qualche anno fa a Villefranche, quando andai con alcuni rappresentanti del club dedicato al padre. Fu lei a chiedermi di scriverne la storia dopo aver letto 'Cos'era mai questo Toro?'. Fu una promessa tra donne". E infatti con Sabrina c'era anche Alessandra Comazzi, segretario della Stampa Subalpina, a testimonianza che si può parlare di calcio con una "gentilezza" tutta al femminile. La prefazione l'ha scritta Paolo Pulici, che ha composto una lettera d'amore per Orfeo, perchè Pupi non lo chiamava Presidente, ma con il suo nome da battesimo. Presente in sala a ricordare lo squadrone dello scudetto c'era il solo Nello Santin, che si è mantenuto alla grande, sempre bello e sorridente, da vero "Kocis", il suo nome di battaglia per l'aspetto da apache. In rappresentanza del Torino Fc c'era invece Antonio Comi.

Il libro è pieno di aneddoti, calcistici, di vita privata e imprenditoriale. Il giovane Orfeo Pianelli che arriva a Torino dalla  provincia mantovana e sogna di costruire un'azienda come la Fiat e riesce nell'impresa di diventare industriale. Un Pianelli che durante la guerra si rifiuta di lavorare per i tedeschi, che l'avevano contattato per il suo raffinato modo di lavorare. Allora scappa in uno scantinato di Via Cernaia dove, tra l'altro, conoscerà la moglie. C'è la sofferenza del rapimento del nipotino Giorgio, quattro anni appena, che di fatto sancirà l'inizio del suo declino. Insomma, il libro che sarà in uscita ai primi di maggio e godrà di tante altre presentazioni pubbliche, è un'altra opera importante che va ad arricchire la ricca biblioteca granata.

A Sabrina, per concludere, abbiamo chiesto che cosa direbbe ad un giocatore attuale del Torino, magari a Bianchi, che è il più rappresentativo, se dovesse donargli una copia del libro: "Sicuramente lo donerò al capitano dicendogli semplicemente che questo è il Toro, per ricordargli che non siamo sempre stati sfigati. Ma spero che lo legga anche Cairo".

 

Il prossimo appuntamento è:

Presentazione nazionale del libro
Sabato 7 maggio ore 18.30
Circolo dei Lettori (Via Bogino, 9 Torino) intervengono l’autrice, l’editore Mario Tricarico, Mario Baudino (la Stampa), Barbara Ronchi della Rocca, modera Guido Barosio (Torino Magazine e Lapresse news). Ospite Paolo Pulici e altri campioni del '76.