Fabrizio Turco racconta lo scudetto del '76
Fabrizio Turco, corrispondente da Torino per la Gazzetta dello Sport e Repubblica e conduttore su Quartarete del programma “Toro Amore Mio”, ha scritto il libro “La rivoluzione del ’76 – L’ultimo scudetto granata” (edito da Limina). Sicuramente un racconto interessante perchè ripercorre l'ultimo grande successo della storia granata. "Lo vedo come un salto all’indietro, in un mondo, un’Italia, un calcio e un Toro che non esistono più; flashback ricchi di riferimenti storici ma anche di nostalgia, come sempre quando si parla di storia granata", ha commentato Turco. Quello scudetto, come ricorda il titolo, fu una vera e propria rivoluzione, come dice l'autore: "Direi proprio di sì. Come scrivo nel libro, è negli anni Settanta che la rivalità nel derby torinese si fa acerrima e diventa una contrapposizione sociale prim’ancora che calcistica. Il Toro inizia a rappresentare il proletariato, mentre la Juventus è la «squadra dei padroni». Ma non solo. E il derby diventa soprattutto un motivo di rivalsa: la sfida del povero che – per una volta – riesce a battere il ricco". Oggi le cose sono assai diverse e il Toro lotta per tornare nel campionato che gli compete: "La serie B è un campionato che – pur nella sua cronica mediocrità – è difficile almeno quanto lungo. Per far bene in cadetteria serve dunque tanta continuità di rendimento e il Torino di Ventura, almeno per tre quarti di stagione, ha saputo vestire al meglio questi panni. I granata sono in testa pressoché dall’inizio, hanno avuto pochi scivoloni, ma la battaglia è ancora tutta da giocare, in uno sprint finale che si deciderà proprio sul filo di lana".