Darmian: "Dobbiamo fare un salto di qualità. A Genova per vincere. Chi toglierei ai blucerchiati? Maxi Lopez"
Dopo l'ottimo campionato lo scorso anno in B, per Matteo Darmian è arrivato il momento della conferma in serie A. In un'intervista a Tuttosport, il terzino di Legnano ha rivissuto la partita contro l'Inter e analizzato il momento della squadra: "Peccato per la sconfitta con i nerazzurri. Abbiamo disputato un'ottima partita e a tratti siamo riusciti a mettere in difficoltà i nerazzurri. Potevamo pareggiare e invece abbiamo subito il gol del 2-0 che ha chiuso la gara. La delusione finale era per il risultato, non certo per la prestazione. Alla minima sbavatura in serie A paghi dazio. Non c'è niente da fare. Noi abbiamo fatto la partita, loro però hanno vinto e questo perché hanno saputo sfruttare la massimo due nostri piccoli errori. Quindi dobbiamo crescere e compiere ancora un salto di qualità. Dobbiamo curare i particolari perché nella massima serie sono proprio i particolari a fare la differenza. Normale che l'affetto dei tifosi ci faccia piacere ma dobbiamo continuare a meritarcelo. E' stato bello sentire l'incitamento della nostra gente durante la gara, ci hanno sostenuto fino all'ultimo minuto. Ora però siamo concentrati soltanto sulla sfida di Marassi".
A proposito della gara di domenica, il giocatore scuola Milan parla della sorprendente Sampdoria di Ferrara: "La Samp è partita bene, possiede giocatori di qualità ed è guidata da un ottimo tecnico. Ferrara è arrivato da poco ma si vede già la sua impronta sul gruppo doriano. Ma noi non avremo alcun timore. Andremo a Genova per imporre il nostro gioco, alla ricerca del risultato pieno. Dipende tutto da noi. Se giochiamo come sappiamo siamo in grado di mettere in difficoltà chiunque, non solo la Samp. Cambiare tanto o poco conta relativamente: sono i risultati a stabilire la validità di una strategia. Certo, noi partiamo da basi solide e da un'idea di gioco consolidata nel tempo, ora stiamo affinando e crescendo ulteriormente. Loro, nonostante i tanti mutamenti, sono partiti a razzo. Vedremo domenica chi, in questo momento, sta meglio. Loro davanti possiedono tanta qualità. Toglierei Maxi Lopez, segna sempre... Estigarribia? Ottimo giocatore, già nello scorso si è comportato molto bene nella Juve anche se non veniva impiegato con grande continuità. E' un elemento di qualità, veloce e tecnicamente valido".
Darmian fa poi una panoramica su questo ultimo anno passato in granata, toccando inevitabilmente la questione del suo cartellino, passato tra le mani di Milan e Palermo: "Qui al Toro sto bene e spero di restarci a lungo. Ventura? Lui insegna davvero a giocare. Questo Toro è una sua creatura. Rimpianti di Milan e Palermo? Queste due società stanno attraversando un periodo delicato ma è troppo presto per esprimere giudizi. Ognuno poi fa le proprie scelte. Io ho operato le mie e non le rimpiango. Soprannome Polipo? Colpa di Iori. L'anno scorso mi affibbiò questo nomignolo perché diceva che ho gambe lunghe e che quindi riesco ad arpionare sempre il pallone. Azzurro? Per ora la mia Nazionale è il Torino".