CLUB uniti nel segno del Toro e delle t-shirt targate "Rosinaldo"

18.10.2008 08:28 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Alessandrorosina.it
CLUB uniti nel segno del Toro e delle t-shirt targate "Rosinaldo"
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Quando l'umore va giù, i conti non tornano, si naviga in mare aperto con un vento contrario, ci pensano loro, i Toro club sparsi un po' ovunque a macchia d'olio, a ridare linfa vitale ai tifosi provati dalla paludosa situazione in cui versa ormai da un paio d'anni la loro squadra del cuore.

I Toro club alimentano la fiammella del tifo, quello sano, e regolano il termometro dell'adrenalina, sforzandosi di mantenerlo sempre ad alte temperature. Anche quando il Toro delude. Anche quando tutt'intorno si respira aria di sfiducia, e all'orizzonte si affaccia un clima poco sereno e molto variabile. "Del resto, i tifosi granata sono così: cambiano umore facilmente. E noi lo misuriamo dal numero di persone che riusciamo a radunare tutte le volte che andiamo a vedere la squadra che gioca", spiega Francesco Marasco, responsabile comunicazione del Toro Club "Gigi Meroni" di Milano. "Qui a tifare granata ci vuole una buona dose di coraggio, visto che girano solo milanisti, interisti o, al massimo, juventini. Ma noi rispondiamo coi nostri 200 iscritti e con le nostre serate a tema del giovedì. Puntiamo molto su internet e tra il sito, il forum e la squadra di calcetto a sette, siamo come una grande famiglia e ci divertiamo un sacco".

Dello stesso parere, Renzo Liaj, presidente del Toro Club "Alessandro Rosina" di Beinasco, nell'hinterland torinese: "Finora, cioè dal 2006, quando è nato il club, abbiamo organizzato cinque serate col capitano e sono andate tutte molto bene. Appena arriva lui, inutile a dirsi, gli saltano tutti addosso. Per i nostri 350 soci organizziamo serate di spettacolo, presentazione di libri, momenti musicali. Per esempio, di recente abbiamo ospitato il comico Claudio Sterpone di Colorado Cafè. E poi, c'è la beneficenza, sempre al centro delle nostre iniziative, come quando lo scorso Natale abbiamo devoluto l'incasso della serata a sostegno dei bambini del nostro ospedale "Regina Margherita". Quest'anno, per Natale, stiamo preparando uno spettacolo teatrale ".

Piena attività, dunque, senza contare i famosi gadget (magliette, cappellini, sciarpe, polsini, ecc.) che si vendono come il pane quotidiano. In vetta alla classifica, le magliette. Ecco perché sia Marasco che Liaj sono entrambi fiduciosi sull'iniziativa di compravendita della linea di t-shirt targate Rosinaldo che i tifosi potranno acquistare solo esclusivamente dai club al costo di 25 €, il cui ricavato andrà all'Asmev per sostenere il primo centro di emodialisi ad Asmara. "Sicuramente è un'ottima iniziativa. Poter aiutare qualcuno attraverso il nome di un calciatore è lodevole, davvero", commenta entusiasta Marasco.

Anche se "non sappiamo ancora se riusciremo ad acquistare un numero pari a cinquanta magliette da vendere, la crisi investe un po' tutti", aggiunge Liaj, che fa parte anche del centro di coordinamento dei club del Toro.

Comunque, la disponibilità non manca. Ed entrambi promettono di avviare una campagna di informazione via internet, mettendo on line le t-shirt che così tutti potranno vedere. E Marasco lancia un invito: " Se qualcuno della società vuole venire da noi a Milano per promuovere l'iniziativa nel corso delle nostre serate, lo aspettiamo".

Ultimamente, tra i soci che aria tira? "C'è molta attesa per il derby di sabato", scandiscono entrambi. "Si sa, i tifosi del Toro sono molto umorali. Se si vince, vanno subito in delirio, altrimenti in un attimo cambia tutto e non si va neppure a vedere le partite". "Certo, da quando Cairo è presidente della squadra, si stanno organizzando molte iniziative che prima non c'erano. E questo alimenta il senso di appartenenza alla squadra", sottolinea Marasco. "Sì, è vero, ormai è da 10 anni che siamo abituati a soffrire e a lottare per la salvezza. Ma non vogliamo smettere di sognare la coppa Uefa". Ma la storia della rivalità tra i Toro Club è vera o presunta? "E' solo una leggenda", assicura Liaj. "Tant'è che quando possiamo partecipiamo alle iniziative degli altri e organizziamo perfino qualcosa insieme".

Elena Orlando