Viviano: "Io al Toro? Sirigu un amico, e quella granata è una piazza storica"

23.07.2019 10:03 di  Claudio Colla   vedi letture
Viviano: "Io al Toro? Sirigu un amico, e quella granata è una piazza storica"
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© foto di Federico Gaetano

Intervistato nell'ambito della rubrica di TMW "A Tu per Tu", Emiliano Viviano, 33enne portiere reduce dalla positiva mezza stagione tra i pali della SPAL, ora in rotta totale con lo Sporting Lisbon, a cui è ancora legato fino al prossimo giugno, ha parlato anche dell'ipotesi di un approdo, da secondo, in maglia Toro: “Essere fuori rosa? Sicuramente non è piacevole. Non so perché abbiano preso questa decisione. Ma l'anno scorso, dopo che mi hanno acquistato, è cambiata totalmente la società. Magari hanno voluto dissociarsi da quanto era stato fatto prima. Non mi è mai stata data la possibilità di giocare, è stata una scelta operata a priori. Però chi comanda sceglie, c’è poco da fare.

Il riscatto da parte della SPAL? Più che altro mi sarei aspettato una telefonata. Siamo al 22 luglio, e non sono ancora stato contattato da nessuno del club. Quello che hanno fatto l’ho letto sui giornali. Il Torino? So che stanno cercando un portiere da affiancare a Sirigu. Ho sempre giocato, ma prenderei in considerazione la possibilità di fare il secondo a Salvatore, che è un amico, e un portiere forte. E poi Torino è una piazza storica.

Di voglia ne ho tanta. Si, alla SPAL ho fatto bene. Però ci sono tante dinamiche...sono abbastanza sereno, vedremo quello che succederà. Fino a un paio di anni fa non avrei preso in considerazione l’ipotesi di fare il secondo. Oggi dipende dalla piazza e dalle condizioni, ci penserei. La mia Fiorentina? Ci sono tanti calciatori figli della gestione precedente. Credo che la Fiorentina debba fare un po’ di rivoluzione. Non sarà facile. Pradé ha parlato di cinquanta calciatori sotto contratto, mi sembra che la proprietà voglia fare cose importanti. Per quanto riguarda me, beh, c’è Dragowski. E da tifoso dico che il bene della Fiorentina viene prima di tutto. Chiesa? Deve vedere lui ciò che lo rende più felice. L’amore di Firenze nei suoi confronti è grande. Ma non voglio fare il tifoso. Io mi sento di consigliargli di guardare tutti gli aspetti: economici e affettivi. A volte si fanno delle scelte dettate dal momento, e si rischia di sbagliare. Ha un papà che può consigliarlo bene.

Mihajlovic? Gli ho mandato un messaggio come tante altre persone. Conosco la situazione. Del mister ho una stima infinita. Per come si è presentato in conferenza, sono più preoccupato per la leucemia che per lui”.

Giovani portieri? Non conoscevo bene Meret, mi piace veramente tanto. Ma non è una sorpresa. Gioca nel Napoli, è stato pagato tanto. Mi è piaciuto molto anche Audero. In Serie B, invece, dico Brignoli.

Il Palermo? Quella dove giocavo io era una gran bella squadra. Da un certo punto di vista è giusto che abbia pagato con la penalizzazione...ma è possibile che si sia arrivati a giugno per una cosa del genere? Per quanto riguarda tutto ciò che è successo dopo, qui si gioca con i sentimenti della gente. A Zamparini non posso dire niente, ma ha portato la società verso una deriva che non meritava. Baccaglini, gli inglesi, tutta questa gente che è arrivata mi sembra una follia. Non riesco a comprendere tutto questo. Avevo vissuto una situazione simile a Bologna: è stato un inferno, ma poi la situazione s’è risolta. Spero che tutto ciò possa far ripartire il Palermo nel migliore dei modi. Ferrero interessato al club rosanero? Quello che ha fatto con la Samp è sotto gli occhi di tutti. Magari per il calcio è un po’ anticonformista. Ma le cose le fa per bene”.