Toro, occhi su tre parmensi. Ma uno (probabilmente) non sarà in campo
Come spesso accade, una gara di campionato è l'occasione per osservare il comportamento in campo di potenziali oggetti d'interesse presenti tra le schiere avversarie. Non farà eccezione, in tal senso, il match in programma questa sera, che opporrà a un Toro al proverbiale mille per cento delle motivazioni un Parma pressoché retrocesso, e già orientato a raccogliere i cocci, in vista della prossima stagione.
Si è già parlato tanto, tantissimo, dalle nostre colonne, di Luigi Sepe, uno dei due realistici candidati, salvo soluzioni ancora sconosciute che Vagnati potrebbe tirar fuori dal cappello, al dopo-Sirigu (https://www.torinogranata.it/mercato/toro-parco-portieri-da-rinnovare-due-per-ora-le-piste-plausibili-121094). Probabilmente, però, il quasi trentenne estremo difensore partenopeo, questa sera, siederà in panchina, in favore di Simone Colombi.
Tra numerosi nomi seguiti, seppur brevemente, nel più o meno recente passato (Bani, Kucka, l'infortunato inglese), dirigenti e scout granata potrebbero posare gli occhi su due elementi tendenzialmente presenti nell'undici titolare schierato da D'Aversa, ovvero Maxime Busi (in foto) e Jasmin Kurtic.
Il secondo, centrocampista centrale che con gli anni ha assunto progressivamente i tratti della mezzala, pur mantenendo un buon livello in termini di visione di gioco, può rientrare, ancora una volta, nell'orbita di mercato granata. Persino se fosse proprio il Toro la terza a retrocedere. Costo del cartellino difficilmente oltre i tre milioni e mezzo di euro, dati anche i trentadue anni d'età (che prefigurano ancora almeno un potenziale triennio da protagonista in una squadra di media o medio-bassa classifica) ingaggio decisamente alla portata (un milione a stagione), elevate capacità di adattamento a qualunque modulo, propensione per l'inserimento in zona gol. Ancora due anni di contratto in essere col Parma, è improbabile che Kurtic segua i crociati in Serie B; potrebbe viceversa accettare una piazza come Torino, anche in caso di "purgatorio", come ultimo progetto a lungo termine in carriera.
Acquistato dallo Charleroi per sette milioni e mezzo di euro, lo scorso ottobre, il ventunenne laterale destro belga Busi era la prima alternativa, per il Toro, a Mergim Vojvoda. Certo non da ricordare negli annali del calcio la sua stagione di debutto nel calcio italiano, il classe '99 ha certamente patito il crollo di un intero progetto tecnico, incluso l'andirivieni al timone, tra Liverani e D'Aversa. Resta però un prospetto sul quale, almeno come alternativa in organico, può risultare interessante puntare, e non è da escludere che, qualora il Toro cedesse alle sirene in doppia cifra per il cartellino di Wilfried Singo, possa guardare nuovamente in direzione di Busi, magari ipotizzando un prestito con diritto di riscatto. Specie se questa sera, opposto ad Ansaldi, il giovane esterno offrirà una performance all'altezza.