Stefan Radu cessa di essere un'opzione per gennaio. Per ora
A lungo sulla lista dei partenti di casa Lazio la scorsa estate, Stefan Radu, veterano biancoceleste per eccellenza, era stato sondato anche dal Toro, tra luglio e inizio agosto. Rimasto in definitiva tra le file del club capitolino, a più di 11 anni e mezzo dal suo arrivo, Radu sembra essersi pienamente riguadagnato la fiducia di mister Inzaghi, arrivando a siglare uno dei quattro gol, peraltro nella porta del connazionale e più giovane omonimo, Ionut Radu, con cui la Lazio ha schiacciato il Genoa domenica scorsa.
Complice un Bastos non sempre all'altezza, e un Vavro ancora non del tutto pronto, il quasi 33enne romeno è al momento il secondo tra i difensori laziali in termini di minutaggio, almeno per quanto riguarda il campionato, alle spalle del solo, pressoché inamovibile, Acerbi. Persino 63 minuti più del "giovane leone" Luiz Felipe in campo, per Radu. Rimandata al mittente l'unica proposta concreta, quanto meno entro i confini italiani, pervenuta dal Parma, il club di Lotito ha in definitiva preferito fare a meno di Wallace, e non dar seguito ai sondaggi: quello, sopra menzionato, da parte del club granata, e quello della solita Atalanta.
Ora, pur con l'ultimo rinnovo di contratto (attualmente in essere fino al giugno 2021), che tale probabilmente resterà, lontano nel tempo, risalente a più di quattro anni fa, Radu è ancora una volta un elemento di cui il club capitolino non sembra né poter né voler fare a meno. Un nome sulla lista di mercato del Toro, dunque, da tenere tra parentesi. Un nome la cui esperienza, nella prospettiva di fornire a Izzo, in vista della seconda metà di stagione, dei partner all'altezza, al netto della possibile riconciliazione definitiva con N'Koulou, e della crescita di almeno uno tra Lyanco, Djidji, e Bremer, potrebbe certamente fare comodo.Per ora, però, le porte appaiono chiuse.