Singo, bandiera o tesoretto? "Capitan Futuro" o futura plusvalenza?
Tra tanti segnali sconfortanti provenienti dal derby, che riguardano soprattutto la condizione psicologica della squadra, emerge con forza, ancora una volta, l'ottima prestazione di Wilfried Singo. Vent'anni ancora da compiere (proprio il giorno di Natale il suo compleanno), il giovane atleta ivoriano, classe 2000, nato difensore centrale, e progressivamente evolutosi in esterno di centrocampo fatto apposta per il 3-5-2, si sta rivelando uno degli zoomer emergenti più interessanti del campionato in corso. Ancora bassa la valutazione di mercato, considerato che Singo è stato promosso a tutti gli effetti in prima squadra meno di un anno fa, a fine stagione, specie se la retrocessione verrà evitata, il suo cartellino sarà tranquillamente stimato intorno ai 15 milioni di euro. Considerate naturalmente l'età, la penuria generale di laterali capaci di svolgere proficuamente la fase difensiva, e il tutto, altrettanto ovviamente, se il suo rendimento si manterrà costante lungo l'intero campionato.
Bandiera o tesoretto, dunque? Dal punto di vista di chi, da fuori, ama i colori granata, è senza dubbio un quesito prematuro, molto prematuro. È naturale che un giocatore in grado di accendere gli animi, specie se giovane e proveniente dal vivaio, sia un leader futuro della squadra nei sogni di qualunque tifoso. Ma le ragioni di sopravvivenza dei club, soprattutto in questo periodo storico e in questo calcio, non possono mai essere lasciate al caso, né all'improvvisazione. Un giocatore che, con sempre maggior forza, appare "giocatore totale", su tutti i palloni e in tutte le fasi, va però quanto meno valorizzato fino all'ultimo, e messo nelle condizioni di poter trascinare la squadra, naturalmente con l'aiuto dei compagni più esperti e solidi, verso i quartieri alti. O, quanto meno, più alti possibile. Quel che è certo è che, di Singo, e dei tanti club che lo vorranno, sentiremo parlare tanto, tantissimo, e a lungo. L'importante sarà, se proprio si tratterà di venderlo, di farlo al momento giusto, senza farsi prendere dall'ansia, né dalla fretta. A meno che non si coltivi, in armonia con la volontà del giocatore, un vero e proprio percorso da bandiera, da "Capitan Futuro".