Niang vola verso la Bretagna. Giocatore contento, minusvalenza (forse) limitata
Dopo una trattativa ai limiti dell'estenuante, che ci ha visti aggiornarvi almeno una volta al giorno sulla situazione in corso per gran parte del mese di agosto, tra nuovi sondaggi e abboccamenti, M'Baye Niang vola verso la Bretagna. Desideroso di riabbracciare il campionato francese, il 23enne attaccante senegalese, talento dal carattere non facile, che ha finora faticato a trovare un posto in cui affermarsi (tra il Caen in cui è cresciuto, Milan, Genoa, Montpellier, e Watford, prima ovviamente di approdare in maglia Toro), lascia l'ombra della Mole senza grandi rimpianti, relegato da Mazzarri a ultima scelta per il fronte offensivo. Scelta che forse, alla fine, determinerà la permanenza di Adem Ljajic, almeno fino al prossimo gennaio. Tutt'altro che confortante il ruolino di marcia di Niang in granata: 29 partite ufficiali (26 di campionato, 3 di Coppa Italia), con soli 4 gol segnati, e un livello medio di rendimento decisamente sotto la sufficienza, pur con qualche occasionale fiammata (una tra tutte il 3-0 casalingo contro il Bologna, dello scorso 6 gennaio). Limitati i danni anche in termini di minusvalenza: 18 milioni di euro la cifra pagata al Milan per il giocatore, diritto di riscatto fissato a 15. Ammesso che la prestazione stagionale di Niang al Rennes non rappresenti l'ennesimo flop, o quanto meno semi-flop, e che i rossoneri bretoni scelgano di includerlo nei loro progetti a medio-lungo termine.