Nesti Channel, bene sul mercato ma manca il vero colpo
Che il Toro sia attivo sul mercato è impossibile negarlo. Pestrin, Inacio Pià, Salgado, Garofalo. A breve si chiuderà per Genevier. Mai si era visto un andirivieni tale in gennaio. Roba da rifondazione estiva piuttosto che riparazione invernale. In uscita la via è meno trafficata, per ora: Vantaggiato e Zanetti hanno intrapreso la strada di Padova e Bergamo. Nel frattempo Colombo, Diana, Di Michele, Pisano e Vailatti hanno chiesto di essere ceduti. Eccezion fatta per Colombo, vicino all'Ascoli, la situazione degli altri probabili partenti è ferma al palo. E più passa il tempo più aumenta il rischio di ritrovarsi una rosa sovraffollata. Il regolamento della serie B prevede la registrazione di 20 calciatori, più 4 giocatori cresciuti nel vivaio tra i 14 e 21 anni, 3 Under 23 e un numero illimitato di Under 21.
Allo stato attuale Colantuono dovrà tagliare 5 giocatori che, se non verranno ceduti, resteranno a libro paga della società senza poter essere impiegati. Tornando al fronte arrivi, guardando i nomi dei nuovi arrivati, c'è da storcere il naso. Tutti giocatori che conoscono bene la serie cadetta, ma nessuno sembra in grado di dare al Torino quel salto di qualità in più. Analizzando vediamo che Pestrin è l'ennesimo mediano di un Toro già infarcito di suo; Garofalo, finché Pisano non troverà sistemazione (si parlava di Bologna, ma i felsinei hanno poi preso Modesto) affolla la corsia difensiva di sinistra, che comprende anche Rubin, mentre Salgado, destinato al ruolo di comparsa, non sembra da Toro. L'unico vero affare sembra per ora Inacio Pià, giocatore estroso che in cadetteria può dire la sua. A favore del mercato condotto dal ds Petrachi c'è l'incoraggiante inizio dei nuovi arrivi, con Pià già a segno contro il Grosseto, Pestrin protagonista di prove di sostanza e Garofalo autore di un felice esordio nella difficile trasferta di Empoli. Col countdown della chiusura del mercato che è partito le novità più immediate saranno la cessione di Gorobsov, ritenuto troppo acerbo e il contemporaneo arrivo di Gael Genevier, altro buon giocatore per la categoria, ma anch'egli difficilmente in grado di garantire il famoso salto di qualità.
Non resta che l'attacco, legato alle sorti di David Di Michele. Nel frattempo su Makinwa, oggetto del desiderio per il Toro, è aumentata la lista delle pretendenti. Il Brescia, dopo il caso Flachi, è entrato di prepotenza per prendere l'attaccante nigeriano. L'asse Corioni-Lotito ha portato già a qualche operazione fra Lazio e Brescia (vedi Del Nero e il prestito Kozak) e questo potrebbe facilitare le trattative anche per Makinwa. Su di lui c'è anche il Lecce, che può far leva sulla sua posizione in classifica con vista serie A. L'eventuale approdo di Makinwa nel Salento, però, potrebbe aprire le porte al Toro per Guido Marilungo. L'attaccante, di proprietà della Samp, potrebbe essere girato per un prestito semestrale, anche se De Canio, tecnico leccese, frena sulla partenza del giovane talento. Aspettando il grande colpo, intanto, accontentiamoci di una squadra che almeno da due partite sta recuperando fiducia e riottenendo risultati.