Nainggolan, un "triste" veleggiare verso la Cina. E il Toro resta una fantasia
Sondate le big, italiane e non, nessuna delle quali si è dimostrata disposta a farsi carica innanzitutto di un ingaggio decisamente elevato (4 milioni e mezzo di euro, a salire per di più), senza dimenticare l'auspicio di casa Inter a evitare minusvalenze significative, rispetto ai 38 milioni spesi un anno fa per prelevarlo dalla Roma, Radja Nainggolan, come già ampiamente illustrato sulle nostre pagine, è passato dalla condizione di iper-richiesto, a quella di "incedibile", non per volontà del club di appartenenza, ma per quella delle potenziali acquirenti. Si era allora parlato di un suo possibile approdo in prestito al Toro, con condivisione fifty-fifty dell'ingaggio tra sabaudi e meneghini, soluzione però non ritenuta conveniente dai vertici granata.
Il 31enne centrocampista belga, a causa soprattutto delle intemperanze dell'ultima stagione, che hanno finito per influenzare pesantemente il suo rendimento, ha perso il proprio status di top player, e, come tanti colleghi, sembra ora ripiegare su un buen retiro, tecnicamente poco impegnativo, ma decisamente ben retribuito, nel campionato cinese. Al netto, è chiaro, di eventuali piste sottotraccia. Quel che è chiaro è che, a meno di clamorosi ripensamenti, Conte, a Nainggolan, come d'altra parte a Mauro Icardi, ha chiuso la porta del nuovo progetto tecnico di casa Inter.