Miranchuk resta un obiettivo per gennaio. Ma c'è concorrenza in A

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Pronto a disfarsi di alcuni veterani del centrocampo - essenzialmente Daniele Baselli e Tomàs Rincòn, - i quali, per motivazioni e per adattabilità al modulo, sembrano aver esaurito il proprio ciclo in maglia Toro, Ivan Juric guarda con decisione al ventiseienne russo Aleksey Miranchuk, allo scopo di potenziare il lavoro tra le linee, oltre al tasso tecnico generale, e di fornire alla squadra un'alternativa in più.

Approdato all'Atalanta nel settembre del 2020, per quattordici milioni e mezzo di euro complessivi, dalla Lokomotiv Mosca, il giocatore di scuola Spartak, anche a causa dei numerosi infortuni, oltre che della folta concorrenza interna, non è riuscito ad affermarsi ai livelli auspicati in terra orobica, e ha già reso nota e cristallina la propria volontà di cambiare aria. E, mentre Davide Vagnati sta già lavorando all'operazione - probabile il prestito con diritto di riscatto, - sulle tracce di Miranchuk si sarebbe portato il Sassuolo; l'ipotesi predominante è quella legata a un inserimento del classe '95 nella trattativa volta portare Jeremie Boga, da anni pallino di Gasperini, in quel di Bergamo. Pari a un milione e settecentomila euro a stagione il suo attuale stipendio: cifra giusto giusto congruente con gli attuali emolumenti del separato in casa Armando Izzo, e del terzo centravanti nelle gerarchie di Juric, Simone Zaza.