Lazio-Toro, può riaprirsi la pista Fares? Futuro non scontato per l'algerino
A lungo cercato dai vertici del Toro tra 2018 e 2020, il laterale sinistro algerino Mohamed Fares, messosi in luce lungo le stagioni appena precedenti, con le casacche prima dell'Hellas Verona, poi della SPAL, ha ottenuto uno spazio in campo sì limitato, ma non irrisorio, nel corso della stagione di debutto in maglia Lazio. Diciannove presenze in campionato, poco più della metà per almeno un tempo di gioco, senza reti segnate, un solo assist a inizio stagione
Acquistato dal club biancoceleste lo scorso ottobre, per otto milioni di euro, quello effettuato su Fares è un investimento piuttosto consistente, specie considerando come il giocatore abbia trascorso la maggior parte della stagione 2019/20 a recuperare dalla rottura del legamento crociato occorsagli nell'agosto del 2019. Pur con ancora quattro anni di contratto, il nazionale algerino, munito di doppio passaporto francese, resterà alla Lazio se l'allenatore che presumibilmente succederà a Simone Inzaghi lo riterrà degno di essere almeno la prima alternativa sulla fascia sinistra, modulo permettendo.
Fares come ipotesi di mercato tuttora valida per il Toro? Dipenderà certamente da chi sostituirà Nicola, a fine stagione. Un altro adepto del 3-5-2, tornato di gran moda negli ultimissimi anni di storia del calcio europeo, potrebbe infatti puntare a portarlo in granata, ove il nordafricano fosse disponibile sul mercato, inclusa la ragionevole intenzione del giocatore rispetto ad abbracciare un progetto magari - almeno per ora - meno prestigioso di quello laziale, ma da titolare. D'altra parte, Murru e Rodriguez partiranno, lasciando un posto da alternativa a Cristian Ansaldi, che va per i 35 d'età: per Fares la collocazione sarebbe ideale, come il contesto per provare a tornare ai fasti del 2018/19, suo apice, finora, in carriera.