La varietà di club sul late bloomer Messias. Big o non big?

16.06.2021 12:03 di  Claudio Colla   vedi letture
La varietà di club sul late bloomer Messias. Big o non big?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giocatore completamente sui generis, Junior Messias, coi suoi colpi e le sue fiammate più uniche che rare, quanto meno nell'attuale panorama calcistico italiano, sembra aver stregato la Serie A in lungo e in largo. Tra le rare, rarissime favole del calcio odierno, il trequartista e rifinitore d'attacco brasiliano, fino a soli due anni fa imbrigliato nella scena calcistica locale piemontese, tra piccoli club come Casale, Chieri, e Gozzano, ha decisamente messo a frutto, per usare un mero eufemismo, la propria stagione di debutto in Serie A.

Esploso a Crotone, Messias, che ha compiuto trent'anni lo scorso 13 maggio, è il nome che più di tutti sembra solleticare le fantasie di Ivan Juric, per quanto riguarda la prossima trequarti granata. Al Toro, il giocatore, che peraltro conosce già bene la zona, avrebbe un posto di rilievo, salvo disastri, più o meno garantito; discorso analogo per altre due delle sue pretendenti, nello specifico Genoa e Udinese.

Scelta completamente diversa per il fantasista carioca, qualora davvero nomi così roboanti andassero oltre i sondaggi, sarebbe rappresentata dall'approdo tra le file di una tra Milan, Napoli, e Atalanta (con la Fiorentina terra di mezzo tra possibilità di spesa altisonanti e attuale status lontano dall'eccellenza in campo anche solo nazionale). Per gli stessi succitati grandi club, in particolare quello rossonero e quello azzurro, una riproposizione degli standard mostrati da Messias in terra pitagorica rappresenterebbe il prosieguo, innanzitutto dal punto di vista mediatico, di quella favola calcistica prospettata poc'anzi. Senza trascurare, tuttavia, l'ipotesi che il tentativo di creare un idolo fallisca miseramente, e che il passaggio dal calcio locale ai vertici della Serie A, in soli due anni, sia davvero troppo.