Domagoj Vida ancora in orbita Serie A: prospettiva Toro?
Due stagioni e mezza al Besiktas, un addio pronto a essere consumato. Sondato a più riprese dal Toro in era Petrachi, a cavallo tra la fine dell'era Ventura e l'inizio della gestione Mihajlovic, Domagoj Vida, difensore centrale ora trentunenne, pilastro di quella nazionale croata che si è affacciata tra le grandi assolute lungo lo scorso decennio, sarebbe stato proposto a più di un intermediario in contatto con le realtà del calcio italiano. Per il momento si sarebbero palesate, non tanto tra le offerenti, quanto come destinatarie della proposta stessa, Genoa e Parma. Entrambe con nuovi strateghi di mercato, come d'altra parte il Toro, entrambe in profonda fase di rinnovamento dei propri organici.
Vida, mai capace di accedere alle massime sfere del calcio dei club, quanto meno non al livello d'eccellenza raggiunto con la maglia della nazionale croata, ha un ingaggio abbordabile per le società italiane tra la seconda e terza fascia. Toro incluso: dovrebbero essere almeno in due i difensori centrali a lasciare la corte di Giampaolo (Izzo e Djidji, al momento, i principali candidati), e occorreranno dei sostituti d'esperienza. Il profilo di Vida, al netto di possibili riaperture dalla Premier League (Slaven Bilic potrebbe spingere ancora, per portarlo tra le file del suo West Bromwich Albion, e riaverlo ai propri ordini), risponde agli attuali criteri granata, e una sua permanenza sul radar del mercato in entrata italiano, a Cairo e Vagnati - con la benedizione, naturalmente, di mister Giampaolo, - potrebbe fare gola.