Tra i doppi ex c'è anche Alessio Cerci. Il "calcio che conta" è ormai lontano

26.09.2019 10:25 di  Claudio Colla   vedi letture
Tra i doppi ex c'è anche Alessio Cerci. Il "calcio che conta" è ormai lontano
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© foto di Carlo Giacomazza/tuttosalernitana.com

Come alcuni avevano pronosticato, all'epoca del suo repentino addio al Toro, per Alessio Cerci le due annate in maglia granata sono rimaste, almeno a oggi, nettamente le migliori in carriera. In particolar modo la seconda, stagione 2013/14, che lo vide saper scaldare i cuori dei tifosi granata, a lungo e senza immediati crolli di rendimento, circostanza piuttosto rara nel corso degli ultimi 25 anni di storia del club e della squadra. In coppia con Ciro Immobile, lanciato verso un posto fisso in Nazionale, oltre che nei quartieri alti del campionato. In cerca del "calcio che conta", infelice locuzione della sua (allora e attuale) compagna, Cerci, forse anche psicologicamente, oltre che mediaticamente, ne è rimasto perseguitato negli anni, a partire dalla sua disastrosa esperienza tra le file dell'Atletico Madrid di Simeone.

Durante la stessa, un anno profondamente deludente anche in maglia Milan: due stagioni a metà (la seconda parte del 2014/15 e la prima del 2015/16), due guide tecniche diverse (Pippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic), e un totale, tra campionato e Coppa Italia, di 33 presenze ufficiali, con una sola rete segnata (4 aprile 2015, Palermo-Milan 1-2). Tra il mediocre e il deludente le esperienze successive, per di più in sfere sempre più basse del calcio, nostrano e non. E ora, la ricerca di estremo riscatto partendo dalla Serie B, con l'ambiziosa Salernitana di Ventura.