Taibi: "Sono orientato a smettere..."
Nella mattinata di oggi Massimo Taibi ha rescisso il contratto che lo legava all'Ascoli. TMW ha voluto carpire a caldo le sue sensazioni dopo la fine di questa esperienza. Ne è uscita una conversazione gradevole, da leggere tutta di un fiato: "Questa decisione è maturata ai primi di dicembre. Mi ero accorto di sentirmi scarico. Avevo percepito che era finito il mio ciclo. In seguito ho incontrato Valentini, che reputo una persona in gamba, e gli ho chesto se fosse il caso di parlare della mia situazione. Avevo voglia di rescindere, e poi è andata così. Il Presidente ha fatto di tutto per tenermi ma io, quando prendo una decisione, la porto avanti con determinazione. Ero fermo da due mesi, avevo il problema al dito e mi sono allenato solo in palestra. Mi dispiace lasciare Ascoli perchè è stata per me un'esperienza positiva, sia da un punto calcistico sia umano. Ho lavorato con un gruppo di ragazzi straordinario, nonchè con allenatori bravissimi. Qualche tecnico è stato più fortunato di altri, ma li reputo tutti molto bravi. E ringrazio Pierluigi Di Santo, un amico, Nello De Nicola, un'altra persona squisita, e per ultimo Valentini, che si è dimostrata una persona preparata, nonostante la giovane età, e di grande spessore umano. Mi sono lasciato bene anche con il Presidente, un'altra ottima persona. Non per fare polemiche, ma quando ho visto che Antonelli avrebbe collaborato con l'Ascoli, lì è scattata la molla per andar via. Con Antonelli non ho mai avuto rapporti. E poi girava la voce che lui non parlasse mai bene di me. A volte le voci possono essere inventate ed ho preferito non farci caso. Però non ci siamo mai 'presi', anche se non c'è mai stato un litigio. Credo però che mi sarebbe potuta accadere qualche situazione antipatica. Anche se ci tengo a precisare che non per forza me l'avrebbe creata lui. Ma avevo sensazioni negative. Il Bologna? Sono distantissimo, anche perchè forse non continuerò a giocare. Sono orientato a smettere. L'opportunità mi piaceva, ma la trattativa è andata troppo per le lunghe e poi si è arenata per la questione dello scambio. Comunque mi intrigava la piazza e la possibilità di tornare in A. Però mai dire mai nel calcio: il mercato finisce lunedì, anche per me che ho rescisso. Chissà. Ma adesso dico basta. Se mi chiamano dalla B? Ho la famiglia a Modena, non credo di accettare. Non ho voglia di spostarmi. Ho capito che nel calcio nulla è scontato, tutto ha un principio ed una fine ma sono contento dell'arricchimento che quest'esperienza mi ha fornito. Il lato positivo di quello che mi è accaduto prevarica su quello negativo. Credo di aver fatto qualcosa di buono. Ora mi aggiornerò per un lavoro futuro, magari per un incarico da dirigente. Di questo ne avevo parlato tanto con Pierluigi Di Santo, che me lo aveva proposto. Poi sono cambiate le cose per me e per lui".