Meteora granata: Carlos Arturo Marinelli
La storia di Carlos Arturo Marinelli in granata si può definire sfortunata e malinconica, di pari passo con la situazione societaria del Toro nei due periodi trascorsi dall'argentino sotto la Mole.
Marinelli, classe 1982, cresce in Argentina, prima nel settore giovanile dell'Argentinos Juniors e poi in quello del Boca, due squadre che, ironie della sorte, avevano visto tra le loro fila un argentino ben più illustre, Diego Armando Maradona. Il giovane trequartista comunque mette in mostra ottime qualità, ed il Middlesbrough decide di portarlo in Inghilterra. Al Boro gioca 3 stagioni tra alti e bassi, ma il talento continua a vedersi, e lo vede anche il Toro, che nel gennaio 2003, in difficoltà sia societaria che di risultati, decide di acquistarlo, per cercare un rinforzo che possa aiutare i granata nel disperato tentativo di conquistare la salvezza. Purtroppo l'obiettivo non viene centrato, l'argentino mostra di possedere buone qualità, ma la continuità, anche a livello fisico non è il suo forte: a fine campionato saranno solo 7 le presenze, e per il Torino purtroppo si spalancano le porte della Serie B. Marinelli fa ritorno brevemente a Middlesbrough, per poi ritornare in patria, dove in una stagione giocherà, per la verità poco, sia con il Boca Juniors che con il Racing de Avellaneda. Nel gennaio 2005 per lui arriva una nuova opportunità al Torino; è addirittura lo stesso Marinelli che, pur di lasciare il Racing e tornare in granata, versa 30 000 euro al club argentino per liberarsi e tornare in Italia. Anche la seconda esperienza granata è però deludente, l'argentino totalizza 16 presenze ed una sola rete, ed a fine stagione arriva il fallimento per il Toro.
Come sappiamo però, l'acquisto di Urbano Cairo salverà i granata, che nell'estate 2005 devono quindi ricostruire in fretta la squadra. Marinelli viene riacquistato ed il suo contratto depositato in Lega, ma purtroppo per lui il suo procuratore nel frattempo lo aveva fatto tesserare da un altro club argentino, ed il contratto viene quindi invalidato. Le porte del Toro si chiuderanno per sempre per Marinelli, che spenderà il resto della sua carriera prima brevemente in Portogallo con il Braga, poi tra Stati Uniti e Sud America, fino al ritiro avvenuto nel 2015. Certamente è una meteora che qualche rimpianto, al contrario di alcuni "illustri" colleghi lo ha lasciato, visti mezzi tecnici che aveva dimostrato di possedere, ma le circostanze, tecniche e societarie, ed alcuni suoi limiti, non gli hanno permesso di esprimersi come avrebbe voluto e chissà, forse potuto, con la maglia del Toro.