Lerda, partita quasi da doppio ex
Franco Lerda ha giocato per il Tuttosport la sfida al vertice di lunedì prossimo tra Torino e Sassuolo. L'ex mister granata ha svelato di essere stato un neroverde mancato. ”Prima di firmare per il Toro avevo già l’accordo col Sassuolo, ma quando i dirigenti piemontesi mi hanno offerto la loro panchina, ho detto a quelli emiliani di scusarmi, ma al cuore non potevo comandare e ho scelto la panchina del Torino", ha detto l'allenatore cuneese, fatto che comunque era già noto e chissà cosa sarebbe successo se invece avesse accettato di allenare gli emiliani.
Per lunedì Lerda prevede un pareggio: "I padroni di casa hanno tutto per vincere. Sulla carta, un punto a testa fa bene a tutte due, ma poi in campo sarà diverso, sono curioso di vedere chi attaccherà per primo. Gli emiliani non sono secondi in classifica per caso e il loro score parla chiaro: solo 4 sconfitte in tutto il torneo. E il Presidente Squinzi ha speso più di Cairo in fase di mercato, quindi non sono degli sprovveduti. Il Toro ha fatto molto bene nella parte iniziale del campionato, scattando subito in testa e adesso sta gestendo quella partenza. Viene spesso criticato ultimamente, ma sono primi, cosa c’è da criticare?".
La differenza tra le due compagini, che puntano alla A diretta, è soprattutto nell'attacco: "Al Toro segnano tutti, tant’è che il capocannoniere è Antenucci con 9 reti, mentre al Sassuolo c’è un trascinatore, un finalizzatore che è Sansone con 18 reti. Inoltre, i granata segnano pochissimo su calci piazzati, al contrario degli avversari. Il Sassuolo poi è una squadra da trasferta, 30 punti su 48, proprio per le caratteristiche del suo gioco, che fa aprire le altre squadre per poi colpirle di rimessa. Ventura e Pea? Età diverse, ma idee ben chiare, è quello che conta”. E con questi propositi lunedì assisteremo senza dubbio ad una partita emozionante.