Granata nella storia: che fine ha fatto Paolo Beruatto?

05.10.2019 10:05 di Marcello Ferron   vedi letture
Granata nella storia: che fine ha fatto Paolo Beruatto?
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Chiara Biondini

Il Torino dei degli '80 non ha potuto regalare ai suoi tifosi trionfi importanti, come Scudetti o Coppe Italia, ma ha certamente lasciato ricordi positivi oltre che imprese da ricordare, come la rimonta nel derby contro la Juve del 27 marzo 1983, quando i granata rimontarono due reti di svantaggio e si imposero per 3-2, costando di fatto lo scudetto ai bianconeri. O come la grande stagione 1984-85, chiusa dal Toro al secondo posto alle spalle del Verona di Osvaldo Bagnoli.

E tra i tanti giocatori di quel periodo rimasti nel cuore della tifoseria granata c'è sicuramente anche Paolo Beruatto, difensore cresciuto nel vivaio del Torino e ritornato "a casa" nel 1982. Beruatto rimarrà per sei stagioni sotto la Mole, fino al 1987, e quella granata sarà certamente l'esperienza calcistica più significativa della sua intera carriera da calciatore. Era visto con grande affetto dalla tifoseria del Toro, per il grande impegno e la grande tenacia che metteva in campo, sopperendo ad una tecnica inizialmente magari non all'altezza di quella di alcuni illustri compagni. Un giocatore che rispecchiava quindi a pieno la mentalità ed il Cuore Toro, che dava tutto per la maglia, e che nel corso degli anni riuscì comunque ad affinare notevolmente anche la propria tecnica individuale. Sarannno 150 le presenze totali, coronate anche da 4 reti, in un periodo che Paolo ricorda ancora con grande piacere, come ha spiegato anche nel maggio 2015 quando, ospite al Museo del Grande Torino per una mostra dedicata a Leo Junior, ha ricordato i suoi anni granata, dall'arrivo nel settore giovanile, con l'arrivo in pullman a Torino e l'emozione di potersi cambiare negli spogliatoi del Filadelfia, fino agli anni in prima squadra, dicendosi orgoglioso di aver vestito quella maglia, che ha un peso diverso da tutte le altre, e spiegando come il fatto di essere riuscito ad affermarsi nel Torino fosse la certificazione di essere stato un buon calciatore, e spendendo belle parole per altri grandi ex granata come Beppe Dossena, Renato Zaccarelli e Roberto Salvadori. Ma è proprio con Leo Junior che Beruatto ha instaurato un grande rapporto, che prosegue ancora oggi. Il brasiliano, una delle grandi stelle della mitica Seleçao del Mundial 1982, è stato anche un modello ed un esempio per Paolo che infatti lo chiamava "Il maestro".

Conclusa l'esperienza al Toro, Beruatto ha disputato 3 stagioni importanti alla Lazio, per poi chiudere la carriera al Mantova. Inizia poi una lunga carriera da allenatore, che lo porta a girare moltissime piazze, sia come tecnico di prime squadre che di settore giovanile.  Dopo aver lavorato per alcuni anni al fianco di Rino Gattuso come collaboratore tecnico, ha allenato l'Under 17 dal Brescia, e dal 2018 è il tecnico dell'Under 16 della Juventus. Ma gli anni in granata, prima nel settore giovanile e poi come elemento importante della prima squadra, rimarranno i più significativi e quelli per i quali è ricordato maggiormente.