Granata nella storia: che fine ha fatto Müller?
Luiz Antônio da Costa, in arte Müller, è un ex calciatore di origini brasiliane, oggi 53enne, che giocò come attaccante a partire dal 1984. La sua carriera ebbe inizio in patria, nel San Paolo, dove dal 1984 al 1987 scese in campo 60 volte segnando 25 gol.
Lasciò i paulisti per l'Italia, direzione Torino, dove rimase fino al 1991 con 24 gol in 65 presenze. Sbarcato a Torino disse: “Sono arrivato per vincere subito lo scudetto e si può fare, basta crederci”. Dichiarazioni forti, forse fin troppo dato lo scudetto al Torino mancava dal '76 . “Vedrete che sarò il miglior brasiliano del campionato”, disse ancora. E così le aspettative dei tifosi si alzarono vertiginosamente.
Tornò al San Paolo dopo esperienza granata, dal 1991 al 1994, e poi ancora nel '96, dopo una stagione a Tokyo. In totale nella sua carriera al San Paolo ha disputato 125 partite con 49 segnature. Nel 1994 Müller giocò nella Nazionale brasiliana Campione del mondo. Di nuovo in Italia, ma questa volta per una breve esperienza al Perugia nel 1997.
Fece poi ritorno di nuovo in Brasile e questa volta ci rimase fino al suo addio al calcio, avvenuto nel 2004, a 38 anni, con la squadra brasiliana dell'Ipatinga. Il numero totale di reti nella sua carriera arrivò a 127, compresa la Nazionale.
Decise quindi di allenare nelle serie minori e diventò poi commentatore televisivo.
A Torino era noto per la vita spericolata e i giri in Ferrari; tornato in patria decise di cambiare stile di vita, a partire dalla fede ritrovata.
Nel 2015, compiuti i 49 anni, decise di tornare ad allenarsi e di giocare per il Fernandopolis, con cui disputò un solo match,nel quale segnò anche un gol.