Granata nella storia: che fine ha fatto Giuliano Terraneo?
Nella storia del Torino ci sono stati portieri che hanno lasciati grandi ricordi con la maglia granata: ovviamente tra questi ci sono Valerio Bacigalupo, il leggendario portiere del Grande Torino, o Luciano "Giaguaro" Castellini, il portiere dell'ultimo scudetto, quello della stagione 1975-76. Ma anche l'erede di Castellini si conquisterà un posto nella storia granata, con ben 7 stagioni passate a difendere la porta del Torino: stiamo parlando ovviamente di Giuliano Terraneo.
Dopo aver esordito nel Monza, Terraneo arriva al Toro di Gigi Radice nell'estate del 1977: inizialmente è il secondo portiere, alle spalle di Castellini, ma l'11 dicembre 1977 ha finalmente l'opportunità di debuttare con la maglia granata, e proprio nella partita più importante: il derby della Mole contro la Juventus. Terraneo poi, in quella stagione, che il Toro chiude al secondo posto proprio dietro ai bianconeri, riesce a trovare sempre più spazio e ad affermarsi come titolare, ed a fine campionato le presenze totali saranno 16. Le sue prestazioni convincono la società a puntare su di lui, e nel 1978 Castellini viene ceduto al Napoli. Terraneo è quindi l'indiscusso portiere titolare per la stagione 1978-79, nella quale gioca 29 delle 30 partite, subendo 23 reti. Il Toro chiuderà il campionato al quinto posto. Va ancora meglio l'anno successivo, quando il Toro chiude terzo in campionato ed arriva anche in finale di Coppa Italia, dove deve però arrendersi alla Roma ai calci di rigore. Terraneo è il titolare indiscusso in entrambe le competizioni e disputa un'altra stagione da protagonista. La squadra granata raggiunge la finale di Coppa Italia anche l'anno successivo, e Giuliano è sempre il titolare a difenderne la porta: purtroppo l'esito è clamorosamente uguale all'anno precedente: di nuovo sconfitta, di nuovo ai calci di rigore, di nuovo contro la Roma. Anche la stagione successiva il Torino e l'estemo difensore sono nuovamente protagonisti nella coppa nazionale, mentre in campionato chiudono al nono posto; per il terzo anno consecutivo la squadra arriva in finale, questa volta contro l'Inter. Nella gara d'andata, a San Siro, i nerazzurri si impongono 1-0 grazie ad un gol di Aldo Serena, mentre nella gara di ritorno finisce 1-1, con il gol di Altobelli, che pareggia il vantaggio iniziale di Cuttone, che condanna i granata alla terza finale persa consecutiva. Anche nella stagione 82-83 Giuliano è titolarissimo, in un Torino che chiude all'ottavo posto in campionato e si arrende in semifinale di Coppa Italia al Verona. La stagione 1983-84 è la sua ultima sotto la Mole: gioca di nuovo tutte e 30 le partite di campionato, chiuso al quinto posto, ed è titolare anche in Coppa Italia, dove la corsa si ferma nuovamente in semifinale, per mano della Roma. Nell'estate del 1984 passa al Milan.
Dopo due anni in rossonero, gioca una stagione alla Lazio e poi 3 stagioni con la maglia del Lecce, prima di appendere i guantoni al chiodo nel 1990. Al termine della carriera da calciatore, è passato a quella di dirigente, anch'essa ad alto livello. Dopo aver lavorato per grandi club come Lazio, Inter ed aver collaborato anche con il Barcellona e con il tecnico dell'Arsenal Arsène Wenger, dopo un'esperienza di una stagione ai turchi del Fenerbace, dall'aprile 2018 è diventato consulente tecnico del West Bromwich Albion in Inghilterra.