Filippo Maniero: "Spero che Padova e Torino salgano in A"

03.12.2011 08:34 di  Riccardo Billia   vedi letture
Fonte: seriebnews.com
Filippo Maniero: "Spero che Padova e Torino salgano in A"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

E' nato nella provincia padovana ed è cresciuto con la maglia biancoscudata, per la quale tornerà in altre tre occasioni. Ma tra le numerose tappe della carriera di Filippo Maniero, c'è stata anche Torino. Era il 2005, l'anno della cavalcata verso la serie A, vanificata dal fallimento cimminelliano.

L'ex bomber veneto, ora allenatore in Eccellenza dell'Abano Terme, ha parlato del big match della diciottesima giornata: "La partita di oggi è difficile da decifrare. Si incontrano due ottime squadre e ne può uscire una partita piena di goal o uno 0-0 dominato dall’equilibrio. Il Torino ha la miglior difesa, penso che sia un bel test per il Padova. Mi sono trovato benissimo a Torino e ho giocato a lungo a Padova, mi piacerebbe che entrambe le squadre possano realizzare i loro sogni salendo in Serie A. Vincere un campionato cadetto però non è mai facile. I biancoscudati hanno le carte in regola per provarci, ma bisogna stare attenti. Sarebbe importante che la piazza trovi un equilibrio. Quando si perde una partita si pensa che si sia perso una finale dei Mondiali, come se si vincono tre match di fila allora si è già in Serie A. Questo non può che influire sull’equilibrio anche in campo. I due allenatori? Di Ventura parlano i numeri, non ha certo bisogno di presentazioni. Quando a Venezia incontravo il suo Cagliari ricordo partite molto difficili. Per quanto riguarda Alessandro, lo conosco bene, sta facendo al di là delle aspettative. Un debuttante che prende una squadra in zona retrocessione e la porta a sfiorare la Serie A penso che abbia dimostrato il suo valore. La squadra che gli ha costruito la società è poi perfetta per il suo modo di vedere il calcio. La favorita di oggi? Secondo me non ce n'è una. Entrambe hanno un progetto a lungo termine, ovvero andare in A. Sono squadre pronte a lottare per il loro futuro".