Como, Baselli ricorda Miha: "Un grande motivatore anche se..."

05.06.2024 14:22 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: calciomercato.com
Como, Baselli ricorda Miha: "Un grande motivatore anche se..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Daniele Baselli è tornato in serie A e l'ha fatto con il Como, una scelta difficile la sua fatta la scorsa estate quando ha lasciato il Torino.

“Non è stato facile all’inizio, sono sincero. Dopo tanti anni in Serie A scendere in B non è mai semplice. Avevo alcune offerte dalla Serie A che però non mi allettava più di tanto. Cercavo un progetto importante ma allo stesso tempo un po' di stabilità perché avevo bisogno di riprendere e giocare con continuità e ritrovare me stesso dopo un po’ di fatica gli ultimi due anni in seguito all'infortunio al crociato. Però questo non deve essere alibi. Ho avuto delle difficoltà e parlando con il direttore ho capito che qua ci sarebbe stata l’opportunità giusta per rimettermi in gioco. il primo anno non è andata benissimo. Però poi nel secondo mi sono levato tantissime soddisfazioni”.

Al Toro è stato allenato da Sinisa Mihajlovic, al quale Baselli dedica il suo pensiero.

“Ho un ricordo che custodisco con grande affetto anche se al momento non è stato così bello. Quando arrivò al Torino mi disse che ero un giocatore su cui voleva fare affidamento perché gli piaceva il modo che avevo di giocare e che avrebbe puntato tanto su di me. Le prime due o tre partite feci non benissimo e una volta in conferenza stampa arrivò dal nulla e mi insultò pesantemente. Io mi arrabbiai tanto e il giorno dopo andai da lui subito e gli dissi: “No, Mister, non così. Lo dice a me, non davanti a tutti”. Lui mi risponde: “Guarda, io devo trovare la medicina per te perché sei il più forte che ho qui. Quindi trovare la medicina per farti svoltare”. Da lì feci la mia stagione migliore. Era un grande motivatore, sapeva di calcio e devo dire che mi ha cambiato la carriera. Rinnovai col Torino, anche se avevo tante richieste dall’Italia e dall’estero. L’estate successiva mi chiamò e mi disse: “Ti prego resta con noi. Facciamo una squadra importante”. Ero legato a lui, dovevo ringraziarlo per la stagione mi aveva fatto fare e mi sembrava doveroso rimanere a Torino con lui anche un altro anno”.