Atalanta, Colantuono: "Io a rischio? Sempre la solita storia..."
Stefano Colantuono è al primo di molti bivi: o a Portogruaro fa risultato pieno, oppure la rinnovata fiducia del presidente Antonio Percassi potrebbe rimanere lettera morta. All'antivigilia del match in casa del fanalino di coda della classifica cadetta, l'allenatore dell'Atalanta mette a punto le ultime strategie per non rischiare l'ennesima figuraccia di un avvio di stagione più ostico e deludente del previsto.
E' stata una settimana travagliata, tra maltempo, febbre e acciacchi.
"Il campo è un po' pesante, ma siamo riusciti comunque ad allenarci al meglio. Nessun alibi da questo punto di vista".
C'è tensione nel gruppo e nello spogliatoio? L'appuntamento di sabato è visto da più parti come decisivo...
"Il nostro lavoro prosegue come sempre: non possiamo mutare atteggiamento dopo una sconfitta. La preparazione alla partita di campionato è vissuta con il massimo impegno, senza preoccupazioni per le sollecitazioni che arrivano dall'esterno".
Mister, scopriamo le carte: lei si sente sulla graticola? Ormai è un continuum di voci e nomi dei papabili sostituti per la sua panchina.
"Ero in discussione già dopo la prima sconfitta, ormai a certe chiacchiere ho fatto il callo da tempo. Francamente non me ne importa nulla: già ai tempi della prima esperienza a Bergamo la piazza era calda e le pressioni dell'ambiente molteplici e martellanti, credo di essermici abituato".