Un raffronto tra la gestione Mihajlović e quella di Mazzarri

Siniša aveva una miglior media punti.
21.03.2018 11:32 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: cura di Giuseppe Livraghi
Un raffronto tra la gestione Mihajlović e quella di Mazzarri
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Come direbbe qualcuno di importante, “la domanda sorge spontanea” ed è: meglio il Toro di Siniša Mihajlović o quello di Walter Mazzarri? Premesso che nessun comune mortale può fare i miracoli, dopo nove partite è comunque possibile fare un parallelo tra l'allenatore serbo e l'attuale tecnico granata. Da tale raffronto s'evince che con la guida di Mihajlović, in 19 partite di campionato, i granata raccolsero 25 punti, frutto di 5 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte, con 25 reti realizzate a fronte delle 27 subite, con una media punti a partita pari a 1,31. Di contro, il tecnico toscano, in 9 incontri, ha conquistato 11 punti, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte (consecutive), con 12 reti fatte e 10 incassate, per una media punti a partita di 1,22. Essendo Mazzari subentrato all'inizio del girone di ritorno, è possibile fare un raffronto in relazione ai punti conquistati nelle gare con i medesimi avversari (seppur a campi invertiti, ovvio): da ciò traspare che, in 9 partite (volutamente escludiamo il confronto col Crotone, che il Toro di Mazzarri non ha disputato per i noti motivi), l'allenatore serbo ha conseguito 12 punti, con 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con 12 goal fatti e 15 incassati, per una media punti a partita di 1,33 contro, appunto, l'1,22 “mazzarriano”. Quindi, visto che la matematica non è un'opinione, è possibile affermare che la gestione  Mihajlović è avanti per 12-11 su quella di Mazzarri: in sostanza, le due gestioni si equivalgono (ma, appunto, con Mazzarri il Toro è incappato in una serie di 4 sconfitte consecutive, evento che non capitava dalla stagione 2013-'14). Quindi, riconosciuto che tutte le scelte sono ovviamente fatte con la convinzione d'agire per il meglio (“sempre nel bene di pensare nel meglio” affermava il presidente di una simpatica compagine pugliese), i freddi numeri dimostrano quanto la scelta d'esonerare l'allenatore serbo non sia stata propriamente azzeccata.

 

 

© foto di Federico Gaetano