Sensounico, a suon di Toro. ... Who?
Molti anni or sono, precisamente nel pieno degli anni 60’, ci furono degli artisti che caratterizzavano le loro esibizioni con la distruzione degli strumenti musicali utilizzati durante il concerto: famosa l’esibizione di Hendrix che al concerto sull’isola di Wight, incendiò la sua Fender Stratocaster o Pete Thousand degli Who (autore della maggior parte dei pezzi della band) che passò alla storia proprio perché sfasciava ad ogni concerto la propria chitarra contro gli amplificatori. Ultimi a riproporre il gesto i Placebo, in modo assolutamente anacronistico, in un edizione di Sanremo di fine anni 90’, facendosi subissare di fischi da una platea per niente esaltata ma piuttosto sorpresa negativamente …ragazzi, era Sanremo!
Per un musicista come me, che con fatica e sacrifici di anni, è riuscito ad avere una strumentazione decente, la visione di quelle immagini scatenano un senso di malessere, un senso di impotenza quasi…manici di chitarre splendide che si abbattono su ampli altrettanto splendidi, che fracassandosi a vicenda in mille pezzi mi fanno piangere il cuore.
Ed oggi il mio cuore piange per aver visto un Toro bello e sciupone che ha distrutto un primo tempo (che lo vedeva legittimamente in vantaggio) con un secondo tempo in cui le occasioni sono fioccate e sono state letteralmente divorate dagli avanti granata.
Un Toro a cui è mancato il cinismo, proprio in una partita in cui ci voleva: quanti di voi hanno dimenticato il famoso 2 a 3 di Torino che sancì la retrocessione e l’inizio del calvario in serie B? O il successivo biscottone dell’anno scorso quando schiumavamo tutti di rabbia perché attendevamo la restituzione del favore ai genoani che malinconicamente non è arrivato?
Ed invece ecco un altro pareggio che però stavolta scaturisce da un eccessivo egoismo di Cerci, da un super Perin, dalla sfiga del palo e da un Immobile (sempre più idolo) che per assurdo nella fredda sera di Marassi non dimostra freddezza sotto porta.
Conferme positive quali Farnerud ed El Kaddouri che, dopo la doppietta della scorsa domenica, si ripete riuscendo anche a segnare di cu…di astuzia su tiro dello svedese. Quest’ultimo (che è il sosia di Gillet senza barba) sembra aver trovato la posizione congeniale in campo. Dicevamo di Cerci: d’accordo che il Mister gli ha predetto un campionato condito da una quindicina di reti, ma non le deve fare tutte nel girone di andata! Quindi alle volte sarebbe meglio se il pallone venisse passato ai compagni meglio piazzati piuttosto che incaponirsi in azioni uno contro cinque e successivi tiri sballati di almeno 5 metri. Consiglio a Mister Ventura: gli faccia una previsione anche di una ventina di assist magari! Immobile si divora forse il goal più facile della sua carriera riuscendo a centrare il bravo Perin che era già a terra dopo la respinta su tiro di Alessio; un rigore non concesso per un mani lampante (che se fosse stato il Napoli di rigori gliene avrebbero dati almeno due!) ed un palo dopo pochi secondi di partita, colpito da El Kaddouri in un momento di forma splendido. Attenta la difesa, efficace il centrocampo, ottima la preparazione tattica della partita da parte di Mister Ventura; felicità per l’esordio di Gomis che entra all’inizio della ripresa e si fa venire il mal di pancia pure lui (come Padelli) per essersi preso anche il primo goal e la prima ammonizione in serie A.
Ma voglio essere ottimista: magari i nostri “distruttori” granata raggiungereanno il successo mondiale degli Who!
Buona settimana a tutti.
Dave
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