Sensounico, a suon di Toro. Signor Tenente (G.Faletti)
Se Glik è il capitano di questa squadra, certamente Jansson può esserne il tenente.
L'acquisto meno chiacchierato, meno roboante dell'ultima sessione estiva del mercato, si è rivelato oggi un giocatore decisamente affidabile e ha rimpiazzato alla grande il suo "superiore" Kamil Glik.
Partita a Risiko quella di oggi con l'Udinese, tanto per rimanere in tema militaresco, dove la tattica e la paura di attaccare hanno bloccato entrambe le squadre per tutto il primo tempo. Un palo di Vives, oggi particolarmente ispirato in zona tiro, è forse una delle poche occasioni di un primo tempo decisamente noioso.
E' anche vero che, come bocche di fuoco, lì davanti non siamo messi proprio benissimo: Quagliarella sostiene tutto il peso dell'attacco con Amauri legnoso e lento a cui non si può dire che non si sbatta, ma è evidente che l'età, il modulo di Ventura che richiede tanto sacrificio anche difensivo e l'aver giocato poco nell'ultimo campionato, non depongono a suo favore.
Meno male che il "cecchino" Quagliarella vede la porta, segna e non esulta ( se avesse giocato in altre 4 o 5 squadre nella sua carriera a questo punto non mi dispiacerebbe data la sua caratteristica di marcatore di goal dell'ex...meno male che ha giocato anche con chi sappiamo tutti....hi hi hi).
Poi infine il "guastatore", quell'argentino (ah no...è italiano) di Sanchez Mino (cognome tipicamente meridionale...come Esposito o Puddu in effetti) che entra e fa capire che rispetto a Benassi "al'è prope tuta n'auta roba"! Dona imprevedibilità alla manovra ed è bello da vedere nel suo tocco di palla...e questo non guasta dal momento che il calcio è anche spettacolo.
Citazione anche per il "caporale" Ruben Peres: si correva il rischio di non vederlo giocare, ora lo si vede correre per oltre 90 minuti con una velocità che ricorda quella di Aless....ah già, meglio non citarlo altrimenti piovono critiche...
Dopo il goal di vantaggio, il Comandante Ventura, preferisce coprirsi inserendo Nocerino e Perez anziché sfruttare al meglio gli spazi che la retroguardia friulana concede alla ricerca del pareggio, inserendo il "soldato semplice" Martinez. Mossa che dà i suoi frutti in termini prettamente del risultato, ma che non allontana le ansie e le paure: 5 minuti di recupero con la paura che la "Perez" la si possa prendere dal momento che ogni pallone sui piedi di Amauri viene portato avanti alla velocità di una moviola vivente.
Da dire che se mai il buon Quaglia perdesse la vérve che sembra aver trovato vicino alla porta, la vedo dura là davanti. Ma un passo alla volta, la guerra è lunga e fortunatamente questa battaglia l'abbiamo vinta noi!
Buona settimana a tutti!!
Dave dei Sensounico