Pulici: "Colpa del mister? In campo ci vanno i giocatori"
Stasera non c'è dubbio che sarà una partita molto particolare per Lerda, sul piatto della bilancia il suo Torino e soprattutto la pronta risalita verso la A. Sulla difficile trasferta dei granata la nostra redazione ha intervistato Pulici, storica bandiera granata.
Il Torino per vincere cosa deve fare?
Bella domanda, penso che stasera ci voglia un Torino concentrato e determinato. Il Novara è una squadra compatta. Sicuramente è una partita veramente molto difficile ed il Torino deve fare risultato.
Cosa è mancato a questo Toro finora?
Non è facile dirlo quando uno lo vede dal di fuori. Bisognerebbe essere sempre presenti soprattutto durante la settimana e durante gli allenamenti. Parlare senza essere dentro alle cose è sbagliato, perchè si dà un giudizio non veritiero.
Ma il problema è cambiare in continuazione?
Intanto è normale che a gennaio ci sia qualche inserimento, è successo anche per le altre squadre. Bisognerebbe tenere sempre la solita ossatura della squadra, il cosiddetto zoccolo duro. Il problema è che si cambia in continuazione.
Vede un Lerda a rischio esonero?
Vedo un Lerda che prima di Natale aveva una squadra, era riuscito dopo alcune fatiche a prenderla in mano e fare risultati importanti. Alla fine del girone di andata giocava anche bene, ora vedo un Torino totalmente diverso. Le sconfitte sul campo chiaramente non sono colpa dell'allenatore, intendiamoci, al sabato o alla domenica sono i giocatori che scendono in campo. Al limite l'allenatore ha il potere di fare alcune correzioni in corsa, magari cambiando qualche uomo.
Pensa che siano i nuovi a non essersi inseriti bene?
Inutile fare mille ipotesi, magari i ragazzi nuovi si sono inseriti benissimo, mentre potrebbe esserci qualcos'altro nello spogliatoio che non funziona.
Secondo lei i tifosi sono stufi di questa situazione?
Mi sembra più che logico, si ha l'amarezza in bocca. Dopo tanti anni di aspettative per la rinascita, chiaramente non ci si aspettava un Toro in Champions ma almeno un Toro in A, invece il Torino è in B e in una posizione non ottimale. Diciamo che è un Torino lontano dal rispetto di cui nutrivano le vecchie glorie.