oSKAr: "Tenere alta la tensione"

05.11.2009 08:40 di  Marina Beccuti   vedi letture
oSKAr: "Tenere alta la tensione"
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Gli Statuto sono in sala di registrazione per far nascere il loro nuovo album, che vedrà la luce nella prossima primavera, tra marzo ed aprile 2010. Nel loro nuovo lavoro ci saranno molti special guest, a partire da Enrico Ruggeri. Intanto però il gruppo Ska torinese si appresta a suonare per l'Associazione Oasi il prossimo 12 novembre a Rivalta. Radio Beckwith ha interrotto la registrazione di oSKAr per chiedere un parere al leader degli Statuto, nonchè tifoso granata, cosa pensa dell'attuale situazione che si è creata al Torino. "L'inizio è stato folgorante, c'era molto ottimismo, poi sono tornati a farsi vivi i vecchi fantasmi. Penso che se gira Di Michele va tutto bene, se manca il suo apporto è dura. Comunque abbiamo la rosa più forte della B".

Per oSKAr non ci saranno contestazioni fino alla partita di lunedì sera contro il Lecce, ma l'attenzione è alta. Ripetendo quello che aveva detto Montiglio qualche settimana fa, prima della vittoria contro l'Ascoli, oSKAr ha rimarcato: "Non dobbiamo lasciar correre come l'anno scorso, ma contestare prima che sia troppo tardi. Che i giocatori si prendano le loro responsabilità. Ma il tutto resterà in un clima civile, ci mancherebbe".

Colantuono ha sgridato i suoi alla Sisport alla ripresa martedì, ma ci vorrebbe anche un suo mea culpa sui cambi fatti, non azzeccati. oSKAr la pensa allo stesso modo: "In effetti ci vorrebbe qualcuno che gli facesse riconoscere i suoi errori, oltre che a Trieste ne ha fatti anche altri. Errori che ci possono stare, che hanno fatto anche i suoi predecessori". Ma alla fine Colantuono piace o no ad oSKAr? "Sinceramente avrei tenuto Camolese. Ora è giusto far lavorare Colantuono, poi a fine anno Cairo prenderà le sue decisioni. Per quanto mi riguarda ripartirei con un altro tecnico".

Una battuta sulla carta del tifoso, dove oSKAr è lapidario: "Non la farò mai, per me è la morte del calcio e Maroni non ha affatto deciso per il meglio in questa situazione. Si vuole bloccare la gente in poltrona davanti alla tv".