Orsi: "Il Torino squadra che ha più deluso anno solare 2009"

31.12.2009 09:12 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: di Raffaella Bon per TMW

Al termine del 2009 i nostri microfoni hanno raggiunto Fernando Orsi, che ha fatto un bilancio dell'anno che va a concludersi e ha espresso le proprie aspettative sul 2010.

Che anno è stato questo 2009?
"E' stato un anno che a livello calcistico non ha offerto tantissimo. Abbiamo iniziato con l'Inter in testa e lo abbiamo finito nello stesso modo. Le inseguitrici erano Milan e Juventus, come lo sono ora, quindi ritengo che sia cambiato poco. Abbiamo avuto una grande delusione a livello europeo, ma ci siamo ripresi in questa stagione con tre qualificate agli ottavi e la Juventus che comunque è ancora in Europa League assieme alla Roma. Siamo migliorati, è stato un anno positivo, ma forse ci si aspettava qualcosa di più a livello di club".

In B, invece, c'è il Torino che ha avuto un 2009 disastroso.
"E' la squadra che forse ha più deluso nell'anno solare. Dopo la retrocessione non sta facendo bene, ma scendere in B richiede un periodo di adattamento importante. Tutte le squadre ti danno filo da torcere, non c'è una partita facile e forse stanno accusando molto questo adattamento. La squadra ha giocatori importanti e mi risulta difficile poter pensare che possano recitare un ruolo di secondo piano. Sono convinto che dopo questo periodo di crisi i valori tecnici possano uscire fuori".

Un'altra squadra che delude è la Reggina.
"Anche lei è retrocessa e deve adattarsi, vale lo stesso discorso per il Torino. Vanno in maniera molto altalenante, alternando gare importanti a sconfitte disastrose, proprio perché l'atteggiamento mentale dev'essere diverso. Non si può pensare che giocare contro Sassuolo o Crotone sia facile".

Nel 2009 hanno lasciato l'Italia anche due grandi campioni: Ibrahimovic e Kakà.
"Questo dispiace molto, ma sta a significare che il campionato italiano non è più il più bello ed importante a livello europeo. I giocatori cercano altri stimoli, anche a livello economico, e vanno in campionati dove fanno esperienze diverse. Se prima il calcio italiano era quello che ospitava i grandi campioni, ora inizia ad invertirsi la tendenza. Il calcio si sta globalizzando, quello italiano è un po' calato e sono saliti quelli spagnoli, inglesi e tedeschi".

Dal 2010, invece, cosa si aspetta?
"Un po' di lavoro, di trovare una soluzione per tornare in pista. Inoltre mi aspetto di vedere squadre italiane che fanno bene in Europa, la Nazionale che fa bene in Sudafrica, perché ha tutte le qualità per poterlo fare, e che il campionato italiano possa assistere ad una rinascita perché ne ha bisogno".