Nesti Channel, le pagelle delle grandi
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N.B. - I voti si riferiscono alle partite giocate, nell'ultima giornata di campionato, e non alla classifica.
FIORENTINA: 5
BENE
Neto, ormai, è una certezza. Dopo le tante perplessità estive, che lasciavano immaginare l’acquisto di un altro titolare, evita il peggio, con alcune parate decisive.
MALE
Montella ammette, sinceramente, che la Fiorentina “non è stata squadra”, anche perché il “tiqui taqua”, nelle giornate-no, dà il tempo all’avversario di schierarsi.
INTER: 6
BENE
“Freccianera” Jonathan conferma la miracolosa trasformazione in meglio, e, se la squadra non vince, è anche per l’opposizione di ben 2 pali: quello di Juan Jesus al 92’.
MALE
Il fatto che siano stati segnati 7 gol dai difensori, e che i pali non siano arrivati dalle punte, delinea, in gennaio, l’indispensabile rafforzamento del reparto offensivo.
JUVENTUS: 7,5
BENE
Siamo a quota 12 gol a 0, nelle ultime 5 partite, con una difesa salda, nonostante le defezioni, un Pogba leader, e una intesa fra Llorente e Tevez, che diventa certezza.
MALE
Nel primo tempo, quasi l’80 per 100 del possesso palla, ma un solo tiro nello specchio: sarebbe un difetto, se non fosse che spesso è avvenuta questa “carburazione” lenta.
LAZIO: 6
BENE
Cana si improvvisa “Messi” dell’ultimo secondo, ma anche Ciani e Radu reggono la parte, in modo convincente, nella nuova difesa a 3 impostata da Petkovic, molto autocritico.
MALE
Se, oltre a Hernanes (solito problema), non conoscono una giornata di gloria Anderson, Keita, e, sorpresa delle sorprese, Candreva, è difficile pretendere un gioco migliore.
MILAN: 5,5
BENE
Il rientro di Bonera, lo “scudo” costituito da De Jong, e il rendimento di Kakà: 3 ancore di salvezza nei 3 reparti, alle quali aggrapparsi, per affrontare una autentica burrasca.
MALE
Le mancanza di determinazione e di concretezza, persino con 50 cross all’attivo, fanno imbizzarrire i tifosi, mentre, con Muntari e Mexes, continuano le indisponibilità a catena.
NAPOLI: 5
BENE
Solo Behrami non risente dalla vicinanza della Champions League, che può essere una delle spiegazioni dell’insuccesso contro il Parma, ma sicuramente non l’unica da esaminare.
MALE
Con un netto predominio nel gioco, solo 3 conclusioni a rete: se Callejon, Insigne e Higuain non sono sufficienti, diventa davvero difficile compensare le lacune difensive.
ROMA: 6
BENE
La squadra produce tanto gioco, schiacciando il Cagliari, e scatenando Maicon e Dodò sulle fasce laterali, ma trova sulla sua strada un Avramov insuperabile per chiunque.
MALE
Terzo pareggio consecutivo (Torino, Sassuolo e Cagliari), e primato perso, anche se le 10 vittorie iniziali consecutive, e gli appena 3 gol subiti, sono da formazione-modello.
TORINO: 7,5
(“GRANDE” PER MERITI SPORTIVI E BACINO DI UTENZA)
BENE
Finalmente, seppure contro una avversaria in chiara crisi, la squadra esprime il potenziale a disposizione, con ultra-Immobile, come solo a Pescara (28 gol) lo ricordavano.
MALE
Le 22 reti segnate, un po’ meno del 1976-77 (secondo posto), sono bilanciate dalle 22 subite, con Cerci, per una volta, sciupa-gol, anche se sempre travolgente nelle incursioni.
RESTO DEL CAMPIONATO
(CHI LO MERITERA’ VERRA’ INSERITO FRA LE “GRANDI”)
BENE
Se il Milan fa “gulp”, il Genoa fa “gasp”! Anche in 10 contro 11, riesce a resistere contro i rossoneri, portandosi ad appena 4 punti dalla rivelazione Verona (derby-stop).
MALE
Malin-Catania: neppure con De Canio cambia la sostanza, e ora che Bologna, Sampdoria e Chievo si scuotono, è triste vederlo ultimo, dopo il “parco delle meraviglie” di Maran.
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