MELARA: "Il tridente? E' certamente una novità per De Biasi"
Matteo Melara ha deciso, di comune accordo con il Torino, di rescindere il contratto in estate. Adesso è svincolato in attesa di trovare a gennaio una nuova squadra. Il difensore ex granata è il doppio ex della sfida di Tim Cup che vede opposto il Torino al Livorno.
Perchè è stata presa la decisione di rescindere consensualmente il tuo contratto con il Torino?
Non facevo più parte del progetto della società, per cui è stato meglio per entrambi decidere di lasciarci. Abbiamo trovato l’accordo economico ed io ora sarò libero di accasarmi, ma solo a gennaio, perché mi sono svincolato dopo il 31 di agosto. Aperti ci sono solo più i mercati tipo quelli asiatici, che però non mi interessano.
Hai già dei contatti?
Qualcosa, ma è ancora troppo presto. A gennaio gli scenari possono cambiare e trovare così squadre che hanno necessità di fare modifiche all’organico. Meglio aspettare.
Come vedi questa sfida di Tim Cup? Si sentirà la differenza tra le due serie?
Intanto credo che giocheranno le cosiddette seconde linee, per cui il risultato resterà aperto fino alla fine.
Visto che la Coppa Italia è sempre un po’ snobbata dalle big, il Torino può farci un pensierino?
Perché no, la squadra si è rinforzata e ci sono tutte le premesse che possa andare avanti.
Pensi che il Toro sia più competitivo quest’anno?
Precisiamo che anche negli anni scorsi era una buona squadra, poi le cose non sono andate come ci si attendeva. L’ambiente a Torino è sempre un po’ complicato.
Per ambiente cosa intendi?
Non i tifosi, che sono fantastici e hanno anche avuto molta pazienza in questi anni. Parlo in particolare dei media, alcune testate giornalistiche e televisive a volte creano troppe aspettative che illudono la gente. Invece occorre non fare promesse prima del tempo.
Riguardo alla squadra cosa pensi?
Quest’anno si è rinforzato molto il reparto offensivo, che ha avuto dei problemi negli anni scorsi. Con Bianchi e Amoruso c’è senza dubbio un salto di qualità.
E’ giusto pensare ad una tranquilla salvezza e poi provare a salire di classifica?
Dovrebbe essere il giusto approccio a questo campionato, partire con il basso profilo e poi cercare di togliersi qualche soddisfazione a salvezza ottenuta. Questo pare essere un campionato molto competitivo, ma certamente il Toro è meglio attrezzato rispetto alle squadre che lotteranno per rimanere in A.
Hai vissuto il ritiro quest’anno con i tuoi ex compagni, che atmosfera hai trovato?
Quando si parte c’è molto entusiasmo, le aspettative sono sempre alte e c’è tanta forza di volontà. Conosco bene alcuni dei giocatori e posso dire che, oltre ad essere ottimi professionisti. sono anche delle persone eccellenti. Poi è chiaro i giudizi dipendono sempre dai risultati.
Ti aspettavi il tridente, contestato tra l’altro, deciso da De Biasi?
A dire il vero mi ha sorpreso perché il mister, anche nel passato, come a Modena, ha sempre giocato con le due punte. Però è anche vero che avendo molta qualità in avanti il mister voglia valorizzare i suoi attaccanti.
Domanda un po’ provocatoria: durerà De Biasi tutta la stagione?
Le premesse oggi sembrano migliori rispetto al passato, anche perché il rapporto De Biasi/Cairo si è stabilizzato ed i due sono tornati in sintonia, inoltre il mister è molto amato dalla piazza. In passato Cairo ha ponderato molto la situazione prima degli esoneri, tranne quello fulmineo di due anni fa prima di cominciare la stagione. Poi si sa che se non arrivano i risultati a pagare è sempre l’allenatore.
Rosina lo ritieni indispensabile?
E’ un grande giocatore, ancora giovane e possiede delle qualità incredibili, fatte non solo di tecnica, ma anche velocità. E’ un giocatore importantissimo, poi sarà lui a dimostrare di essere indispensabile facendo bene sul campo.
Ti piacerebbe tornare a Livorno?
Certo, molto. Mi sono lasciato in ottimi rapporti con l’ambiente e il presidente. Inutile nascondere che ci tornerei di corsa per gli anni belli che ho vissuto. Però non so se posso rientrare nei loro piani.
Il Livorno secondo te ce la farà a tornare in A?
E’ difficile dirlo ora, ha un bell’attacco con Tavano e Diamanti, ma non è partito benissimo e ci sono altre squadre molto agguerrite per la promozione, come Parma e Brescia per citarne due. Il campionato è lungo e difficile, vedremo che succederà.