Maspero: "Il Torino è una squadra mal costruita

26.05.2009 18:48 di  Raffaella Bon   vedi letture

Dopo i fatti di Torino-Genoa, i microfoni di Tuttomercatoweb hanno raggiunto una bandiera del club granata, Riccardo Maspero, che ha espresso il proprio parere e la propria ricetta per ripartire al meglio sia nel caso in cui venga raggiunta la salvezza, sia nel caso in cui arrivi la retrocessione in B.

Parlando di Torino-Genoa, secondo te, è possibile da giocatori mettersi d'accordo sul risultato?
"Non so sinceramente come siano andate le cose, ma adesso il Torino è in una situazione molto difficile e almeno deve fare l'impresa di andare a vincere a Roma".

Siccome la Roma vorrà chiudere con una vittoria la stagione, per di più in casa, è più facile la partita del Bologna secondo te?
"Sicuramente, il Bologna domenica secondo me vince, ma visto le partite quest'anno nessuno regala niente e la vittoria va guadagnata sul campo".

Nel caso di una retrocessione come potrebbe reagire la piazza di Torino?
"Sarebbe una grossa delusione, ritornare in B dopo averla lasciata con prospettive ben diverse non sarebbe il massimo e bisognerebbe ricostruire dalle fondamenta. Io difendo sempre i presidenti, chi mette soldi ancora nel calcio, specialmente in questo momento, va ammirato e credo che criticare Cairo non sia la cosa più giusta da fare. Al massimo i tifosi potrebbero fare una contestazione pacifica per fargli capire quello che deve fare e quello che vogliono veramente, magari una squadra più giovane".

Secondo te i tre cambi in panchina sono stati una delle cause di questa possibile retrocessione?
"Sicuramente quando cambi allenatore non è bello e la squadra non ha avuto riflessi positivi. Quello che posso dire è, conoscendo Camolese, che sicuramente ha avuto poco tempo per dimostrare le sue qualità. Avessero fatto prima questo cambio credo che la salvezza l'avrebbero conquistata tranquillamente".

Le responsabilità di questa annata secondo te?
"Di chi ha fatto la squadra. Cinque attaccanti di quel valore, ad esempio, nel Torino non ci potevano stare. Magari ne servivano meno, ma con più responsabilità perché così ogni gara giocava qualcuno di diverso e nessuno prendeva coscienza delle proprie responsabilità".

Si parla sempre di più delle responsabilità di Rosina, secondo te a questo punto ha finito?
"Ha fatto poco quest'anno e dovrà valutare con la società le situazioni che gli vengono proposte. Gli si può offrire il rinnovo di contratto ad una cifra minore e vedere se è veramente attaccato alla maglia del Toro o meno".

Per Sereni, invece, si parla sempre di più di un futuro in Inghilterra
"Io so che da poco ha rinnovato e ho visto anche le immagini con Cairo. Lui ha detto di essere orgoglioso e per me potrebbe essere sicuramente un punto di partenza da cui ripartire perché questa squadra ha assoluto bisogno di essere rifondata".

Partendo magari da Rino Foschi?
"Io Foschi l'ho sempre visto lavorare bene, ma purtroppo anche lui è arrivato tardi come Camolese. Con un mercato estivo davanti e tutta un'estate se si riparte da un allenatore di cui si ha fiducia si può fare bene. Per prima cosa serve una società ben organizzata che pianifichi tutto, poi viene il resto in qualsiasi categoria".

Da ex bandiera del Torino quant'è il rammarico di vedere la squadra in questa situazione?
"Dispiace perché era uscita dall'inferno della B e non pensavo potesso ripiombare in una situazione del genere. Se si arriva a questo punto, però, vuol dire che le cose sono state fatte male e qualcuno ha sbagliato qualcosa a livello societario, poi anche i giocatori ci hanno messo del loro".